Gli strascichi dei quarti di finale della Champions League tra Real e Juve non si sono ancora esauriti, anzi, più che mai solleticano le corde vocali e i polpastrelli di tutti quelli che vogliono intervenire sull'argomento; anche io, non mi nascondo, voglio partecipare alla discussione. Non mi voglio soffermare sull'episodio incriminato, anche se so che il "tutto" parte proprio da quel preciso momento (ognuno di noi ha la sua posizione e mai qualcosa o qualcuno riuscirà a smuoverla), ma sul post partita, in particolare sulle dichiarazioni "shock" di Chiellini e Buffon. Chiellini con il gesto del "quanto avete pagato" va a fare compagnia al gesto delle manette di Mou e a quello del violino di Garcia, gesti tanto cari al popolo juventino; ancora oggi molti tifosi ne parlano come di gesti estremamente offensivi per il calcio, perchè si era messa in dubbio la regolarità di un campionato. Chissà cosa avranno da dire sull'argomento dopo mercoledì. Io l'ho trovato un gesto fuori luogo: solo un becero tifoso in una discussione al bar con amici avrebbe potuto farlo, non certo un giocatore professionista che sta disputando un quarto di finale di Champions.

Ma veniamo al sodo, alle parole deliranti di Buffon. Ok essere arrabbiati per come è andata la partita, comprendo uno sfogo nell'immediato post-gara, ma a freddo le parole dovrebbero essere più dosate e pensate, invece quello che ha detto non è altro che un inseme di frasi scriteriate. Il riferimento alla partita di andata, il riferimento alla dubbia sensibilità dell'arbitro, al fatto che non si possa rovinare un'ottima prestazione di una squadra con una decisione di quel tipo, all'ultimo secondo della partita, e, come ciliegina sulla torta, le famose parole "lei non sa chi sono io". E già, chi sei? Sicuramente un ottimo portiere, forse uno dei più forti del campionato italiano, ma poi? Gli juventini trasaliranno a queste mie affermazioni, per loro già nominare Buffon, se non lo si santifica, è un crimine di lesa maestà; tutto quello che dice e fa, per loro, è giusto e sacrosanto, mai e poi mai si dovrebbe metter in dubbio il portierone italiano. Io non la penso esattamente così. Persino Del Piero, giocatore sublime, è rimasto veramente imbarazzato da quelle dichiarazioni. Non sto parlando di un ex giocatore di Inter o Milan, ma proprio di un ex giocatore juventino, un uomo che ha rappresentato sul campo e fuori qualcosa che MAI Buffon potrebbe sognare di raggiungere. Lui sì che potrebbe fare la morale a molti: campionissimo sul campo con scudetti, Mondiale e Champions, ma anche fuori; però, a differenza di Gianluigi, dall'alto della sua intelligenza e umiltà, non ha mai fatto dichiarazioni fuori dagli schemi. Finchè la Juve non smetterà di idolatrare i suoi giocatori come fa il Napoli con Maradona, non riuscirà mai ad uscire dal suo provincialismo e non riuscirà mai a fare il famoso salto di qualità per riuscire a raggiungere alti livelli anche in Europa.