La Lazio vince all’Olimpico contro il Monza e strappa i 3 punti che la portano al 2º posto in classifica a pari con il Milan.
La vittoria dei biancocelesti però non è stata affatto semplice, anzi tutt’altro, la squadra come suo solito soffre le tante partite consecutive più di altri come spesso anche Sarri ha voluto ricordare. L’allenatore originario di Napoli ha quindi cercato di cambiare le sorti di una partita che sembrava già scritta facendo delle sostituzioni che hanno dato una svolta alla squadra, tra questi quello che si è più contraddistinto tra tutti è stato Luka Romero.

Il giovane argentino classe 2004 è entrato in partita con la solita grinta che lo ha contraddistinto, vista spesso in moltissime partite, e il suo grande talento mettendo a segno il gol vittoria con un tap-in da puro attaccante.
Romero ha esordito a soli 15 anni ne La Liga con la maglia del Maiorca contro il Real Madrid diventando così il più giovane giocatore ad esordire in Spagna, da quel momento in poi ha sempre mostrato le sue incredibili doti calcistiche, sia nella penisola iberica, sia in Italia, dov’è arrivato solamente l’anno scorso, ricevendo complimenti non solo dall’ambiente laziale, sia tifosi che dirigenti, ma anche da alcuni top player come Dani Alves. Ieri poi ha infranto un altro record diventando il 1° 2004 a segnare in Serie A ed il 2° giocatore più giovane a segnare nella storia della Lazio a soli 17 anni e 357 giorni. Il suo stesso compagno di squadra, nonché ex giocatore di Barcellona e Chelsea, Pedro, a fine incontro ha parlato proprio di lui dicendo: "Io sono molto contento per Luka perché è un giocatore che mi piace tantissimo, è un talento molto speciale. Oggi ha fatto una partita bellissima, per me è stato l'uomo-partita. È sempre il mio compagno di camera e parlo sempre con lui. Ha grande mentalità e sono molto contento per lui”. Invece Mister Sarri sta cercando di tenerlo con i piedi per terra anche infatti alla domanda su di lui ha risposto: “E' andato in campo anche a 16 anni, io non ne parlo molto volentieri perché è in crescita, sta migliorando e penso che meno se ne parli e meglio è, deve continuare a migliorare e la testa questo ragazzo ce l’ha”.

L’allenatore della Lazio poi ha analizzato anche la partita e il 2° posto appena ottenuto dicendo: "La classifica ora ha valore zero e non la guardiamo. Oggi era più difficile che con la Roma perché avevamo speso tante energie”; insomma, il Comandante è preparato e conscio delle difficoltà che dovrà affrontare la sua squadra che potrebbe ritrovarsi ad affrontare la Juventus senza uno dei suoi migliori marcatori Mattia Zaccagni, che in 13 presenze dopo aver messo a referto 6 gol e 3 assist, si è fermato per un trauma distorsivo a carico del polpaccio destro, e probabilmente facendo a meno del suo terzino destro Manuel Lazzari che ha accusato un fastidio al polpaccio destro uscendo anzi tempo al 27’ del primo tempo. 

Nonostante questi problemi però la Lazio ha già ripreso gli allenamenti questo pomeriggio, forse non potrà contare su giocatori come Lazzari e Zaccagni, ma fortunatamente, come già visto ieri, la squadra può contare nuovamente sul proprio miglior realizzatore Ciro Immobile, rientrato in campo dopo l’infortunio del 16 Ottobre, e su Milinkovic-Savic, che più volte si è dimostrato essenziale per far esprimere al meglio la Lazio.