Pensando a quante persone muovono il calcio, ai fiumi di denaro che circolano in tutto il mondo mossi dalla rotazione di un pallone, alle migliaia di professionisti, ai fondi, alle società di diritto internazionali ed addirittura alla partecipazioni di governi nelle società calcistiche viene spontaneo pensare: "perchè non esistono regole certe e precise"?

Prendo spunto alla querelle del "Super League" per porre dei semplici interrogativi.
La Super League può essere fatta e sarebbe accettata da tutti con due semplici parmetri che consentirebbero la partecipazione: RANKING e RATING.
Il RANKING è conosciuto da tutti, esiste in tutti gli sport (calcio compreso) e basterebbe applicarlo anche alla Super League per permettere la partecipazione ai club più performanti e meritevoli. Potrebbero essere inclusi parametri che potrebbero premiare anche la "storia", i "successi", gli "impianti", etc. ma non dovrebbero mai prescindere dai risultati ottenuti sul campo nella stagione precedente.

La cosa però più importante sarebbe vincolare il ranking ad un'altro fondamentale algoritmo che dovrebbe essere utilizzato anche per l' iscrizione e la partecipazione a qualsiasi manifestazione: il RATING.

Il RATING deve essere considerato (prendendo spunto dal rating bancario) come un algoritmo oggettivo risultante da parametri prefissati e concordati: DATI di BILANCIO (reali e certificati) - INGAGGI-RISULTATI-STADIO-CONTENZIOSI e da qualsiasi altro algoritmo oggettivo che valorizzi correttamente e temporaneamente la società permettendo un corretto sistema premiante in base alle risultanti.

Troppo difficile? Assolutamente no, semplicemente non potrebbe permettere di cambiare regole a piacimento del singolo, di spalmare debiti e crediti in 10 anni o di qualsiasi altra porcheria come le plusvalenze e minusvalenze su ragazzini sconosciuti. Tante società sono virtualmente fallite ma gli interessi di qualcuno o di molti permettono di mettere lo sporco sotto il tappeto.
Oggi ci sono problemi importanti, dal Covid allo scioglimento dei ghiacciai, al buco dell'Ozono... il calcio sarebbe la situazione più facile da salvare... se solo ci fosse la volontà.