Dopo Higuain è Mauro Icardi ad alimentare le fiamme di questa bollente estate di mercato che forse mai come quest'anno vede la Serie A interessata dalle trattative più importanti del globo. Certo, molto lo si deve alla Juventus, con le due milanesi che per il momento non sembrano così tanto "pazza" e "indiavolata". Per l'Inter però esistevano dei paletti da rispettare e si era da tempo fatta chiarezza: servono 2 o 3 rinforzi, frase forse più pronunciata dei tanto famosi 9-10 dello scorso anno ma che probabilmente faceva meno gola alle testate giornalistiche che parlando di Inter si divertivano ad intavolare trattative mai cominciate per poi, puntualmente, parlare dell'ennesima Inter beffata. Altro mantra dei dirigenti interisti è quello di rispettare almeno per questa sessione di mercato i paletti imposti dalla UEFA, che vuole il pareggio di bilancio. Servono plusvalenze e i più davano per certa la partenza di uno o più giocatori importanti. Anche con l'arrivo del gruppo Suning gli imperativi sono rimasti gli stessi, ripetuti straziantemente in più occasioni. Personalmente sono soddisfatto della campagna acquisti nerazzura fino a questo momento: sono rimasti tutti i big e sono arrivati nell'ordine -due terzini dai piedi buoni e di spinta, uno con qualche interrogativo in più sull'altro, che sembra già rappresentare una certezza per il nostro campionato. -un centrocampista di caratura internazionale, che ha vinto tanto da trequartista ma che ha iniziato la carriera davanti alla difesa e all'occorrenza, non dimentichiamocelo, può ricoprire anche quel ruolo -molto probabilmente, anche se manca ancora l'ufficialità, la miglior ala destra delle ultime 3 stagioni di Serie A, che sa attaccare, difendere, segnare e fornire assist. Potremo stare a posto così, ma giustamente Mancini dopo una stagione con Medel e Melo si è accorto quanta qualità manchi davanti la difesa per impostare il gioco. E pare che gli sia stato promesso un acquisto per sopperire la mancanza di qualità in cabina di regia e sotterrare l'ascia di guerra tra l'allenatore e la società. Poi il fulmine a ciel sereno, Higuain passa alla Juventus e il Napoli piomba su Icardi, anche giustamente direi, in quanto a parer mio sarebbe il finalizzatore ideale per il gioco di Sarri e giusto erede per colmare il profondo vuoto lasciato sotto al Vesuvio dal capocannoniere della passata stagione. Probabilmente il Napoli la pensa come me, tanto da arrivare a mettere sul piatto una proposta di 70 milioni cash che può abbassarsi a 50 se inserito Gabbiadini nell'affare. Con il teatrino di questa estate con Wanda immersa nel triangolo Londra-Napoli-Milano in cerca del vil denaro, direi che è arrivato il momento di cedere il rosarino. Vuoi perché metà della tifoseria lo vuole fuori da Milano e l'altra che lo vuole ancora all'Inter è comunque categorica sul privarlo del privilegio e dell'onore della fascia, vuoi perché l'offerta che arriva dai partenopei è irrinunciabile. A 70 milioni io preferirei i 50 con Gabbiadini, tanto da avere già da subito sistemato il problema del successore ed avere altrettanta liquidità da investire per il centrocampista che ancora manca. Cedendo Icardi insomma si avrebbe il sostituto, il giocatore che deve essere ancora acquistato (una prima scelta come Biglia magari, e non una scelta dettata dalla mancanza di fondi come può essere Diarra) e si rispetterebbero i limiti del fair play finanziario senza cedere altri big. Inoltre Icardi in questi anni ha dimostrato di essere uno dei migliori giovani nel ruolo a livello europeo, ma anche nella scorsa stagione si è visto durante il suo infortunio e quando non utilizzato da Mancini come non sia imprescindibile per l'Inter. Insomma, si vince anche senza il rosarino, e quando è in campo o la squadra gioca per lui o il centravanti è isolato e gioca male. Ultimo motivo per cui reputo giusto cedere Maurito, per di più ad una diretta concorrente come il Napoli, è forse quello di cui sento parlare di meno in questi giorni. Come è stato per Higuain alla Juve, questa cessione farebbe circolare denaro all'interno del nostro campionato, e verosimilmente dal triangolo Napoli-Juve-Inter ne riusciranno rafforzate tutte e tre, e di conseguenza il valore della nostra Serie A. Voi cosa ne pensate? Vendereste Mauro al Napoli, lo terreste ancora all'Inter o preferireste per lui una cessione all'estero, con l'Arsenal in pole? Alfredo De Grandis