O Capitàno, mio capitàno. Sei tu il mio vero capitano? La Roma sta vivendo negli ultimi 5 anni una rivoluzione nello spogliatoio, tanto da aver "perso" due capitani importantissimi per la piazza romana. Totti ha rappresentato la Roma con la fascia al braccio per talmente tanto tempo da non lasciare a noi tifosi la possibilità (nell'immaginazione) di vederla indossata da nessun altro. Non è mai stato un calciatore leader dello spogliatoio (a detta dei calciatori con i quali ha giocato), ma per molti anni è stato il più forte, talmente forte da essere riconosciuto prima lui della Roma stessa nel mondo. Poi Totti si è ritirato e la fascia si è andata ad avvolgere intorno al braccio di De Rossi, un braccio sicuro, un braccio di un uomo che aveva (lo ha ancora, mi riferisco al momento del passaggio di fascia) talmente tanto carattere e tanto carisma da poter rilevare quell'importante ruolo senza far sentire nessuna mancanza, anzi. Riconosciuto come leader da tutti i compagni di squadra è stato, anche se per poco tempo, il capitano che più ha incarnato le qualità che vorrei sempre vedere in un leader.

E poi è arrivato Florenzi. A Florenzi la fascia è stata data, per anzianità e romanità, ma per me non basta. Non basta perchè essere romani non vuol dire avere le qualità per essere capitani, né tantomeno essere in una squadra da più tempo rispetto ad un altro ti fa salire in graduatoria. Quest'anno a Roma Alessandro Florenzi è stato "eletto" capitano, ma io, che non me ne voglia nessuno, non riesco a sentirlo come tale. Essere capitano non è per tutti, calciatori fortissimi non necessariamente possono esserlo, ma calciatori carismatici sì, non serve essere romano per poterlo diventare, così, per eredità. Il capitano deve essere riconosciuto all'interno di uno spogliatoio, i capitani devono essere quelle personalità capaci di riprendere i compagni di squadra quando il comportamento è al di sotto delle aspettative; deve essere un esempio, deve essere un professionista assoluto, o almeno questo è quello che mi aspetto da un capitano.

Essere capitano nella Roma non è cosa da poco, bisogna avere spalle forti e bisogna essere rispettati dallo spogliatoio e dalla piazza romana. Non sto giudicando la persona oppure il calciatore, ma solo delle caratteristiche che mi sembrano incongruenti con il ruolo di capitano, di leader. Oggi quando guardo una partita e vedo Dzeko con la fascia di capitano non penso mai: non è romano. Penso invece che sia il calciatore della rosa che attualmente meriti di più di esserlo (capitano, non romano), perchè Dzeko è un leader indiscusso. Ha quelle qualità che servono ad essere un calciatore seguito dai giovani, capace di prendersi le sue responsabilità e capace di riprendere gli altri, non perchè lo abbia imparato, perchè per lui è più facile esserlo. A volte capitano.