Ti ricordi come eravamo belli? Ultimamente, quando dei club italiani acquistano dei calciatori provenienti da altri campionati, di prassi, prima o poi, arriva la fatidica domanda: "Il campionato italiano le sembra un livello piu basso rispetto agli altri campionati importanti Europei?". Al che nell'imbarazzo dei piu, si scelgono risposte che sembrano fughe, giri di parole dove alla fine emerge che magari non siamo sotto di molti gradini, ma non siamo piu i piu belli. Non siamo piu quelli dei Batistuta, Shevchenko,Veron, Rui Costa Thuram e via dicendo, senza citare gli Italiani importanti che correvano nei nostri stadi. Siamo quelli che si devono accontentare di giocatori che devono riscattare stagioni sfortunate, quelli che devono prendere dei talenti ancora in fasce, allevandoli e rendendoli i campioni del domani, perchè purtroppo quelli di oggi non ce li possiamo permettere. Quelli che per un malsano motivo le poche volte che si fidano dei giovani è perchè sono stati acquistati da club fuori lo stivale e raramente, se non per incroci astrali improbabili, danno fiducia ai giovani nostrani (con tutta la retorica che ne consegue sulla carenza di talento in nazionale).

Però, forse, qualcosa sta cambiando nel vento, e la Serie A con molta calma sta ricominciando a gonfiare il petto per un futuro migliore. Presupposto fondamentale per una crescita è sicuramente il potere economico della proprità delle società calcistiche italiane e ancor di piu il famoso stadio di proprietà che dentro lo stivale fatichiamo a costruire. In entrambi i casi qualcosa si sta muovendo e quella creatura ferita e a terra, agonizzante, che è il nostro campionato, sta cercando di rimettersi in piedi pronta a ricominciare intanto un cammino per poi in futuro poter correre. Non voglio ripercorrere le tappe che hanno portato questa creatura a cadere in disgrazia (sportiva, si intende) ma vorrei solo analizzare, nel mio piccolo, quella speranza e quella luce che si vede in una risalita. Ad oggi abbiamo attirato le attenzioni di proprietari stranieri che stanno comprando squadre in Serie A a prezzi di saldo pronti rivalutare il prodotto per poi valutare il da farsi. Il punto sta, però, che in assenza dei passati (qualcuno defunto) romantici presidenti tifosi degli anni 80 e 90 qualcuno sta comunque investendo e l'investimento si fa appunto non da tifoso ma con l'intento di guadagnare e mai di perdere. E allora vediamo che gli investimenti iniziano ad essere un poco piu sostanziosi, che gli stadi stanno diventando un pensiero costante per ogni società, per ogni imprenditore. Oggi no sia chiaro. Vediamo però anche dei club che stanno prendendo strade sostenibili e molto affascinanti anche nella progettualità (leggetela con la voce di Spalletti, renderà meglio). Parlo sopratutto del Milan, il Milan di Maldini e Massara. Maldini lo conosciamo tutti, non di persona si intenda, ma Massara solo negli ultimi tempi si è preso i meriti che gli appartengono.

Sabatini già quattro anni fa ne elogiava le qualità e da buon adepto molto ha dell'ex ds di Roma ed Inter. Il Milan sta costruendo un gruppo basato su giocatori giovani e di grande talento cercando di abbattere anche un atteggiamento avido di chi si avvicina al club (vedi i casi Donnarumma e Kessie) dando una chiara forma al club e alle loro intenzioni. Logicamente il lavoro fatto dai due dirigenti è un lavoro chirurgico atto a pescare dal mazzo talenti e cercando di sbagliare poco. Attualmente il lavoro sta riuscendo e molto bene anche. La rosa oltre ad essere molto giovane sta alzando il livello di competività con l'esperienza ma come dicevo prima lo schema rimane invariato. Mi spiego: qualcuno ha vociferato durante i rumors di mercato di qualche settimana fa di una possibile trattativa da parte del Milan per Dybala,ma poi il club Milanese ha acquistato De Ketelaere. Probabilmente ad oggi il ragazzo belga non è all'altezza del piu conosciuto Dybala (anche se su questo punto il campo sarà il miglior giudice) però oggi magari no ma gia da domani potrebbe essere una nuova stella del nostro campionato. Se questo progetto fosse poi capace di mantenere con forza anche i talenti che fanno sbocciare (evitando l'atteggiamento Pallottiano tanto poco apprezzato a Roma) allora domani forse saranno al livello della Premier o della Liga, ma dopodomani lo saranno sicuramente. Oltre al Milan una piccola parentesi la dedico alla Juventus che nel suo sbandamento dell'ultimo periodo (parlo del post Marotta) sta ritrovando una linea piu sua. Sta ricominciando a risprendersi il controllo dei talenti piu costosi della Serie A (Chiesa e Vlahovic su tutti) e tornerà ad essere la solita squadra da battere. Roma ed Inter invece stanno facendo una valutazione differente, puntando su giocatori gia fatti e intervallandoli con giovani talenti.

La Roma ha sicuremente meno forza economica attualmente ma ha internazionalizzato la rosa alzando un livello di squadra che non vedeva da anni. L'Inter è sempre coerente e pronta a sfruttare le abilità di Marotta (anche se negli ultimi periodo troppo avvezzo a comprare giocatori un po troppo di esperienza, diciamo). La Fiorentina è in costante crescita con una dirigenza che sta migliorando la squadra ogni sessione di mercato. Il Napoli dal canto suo (ci tenevo a citare Tosatti), però, sta avendo una flessione dal punto di vista della qualità della rosa anche se ci ha fatto vedere negli anni che è comunque capace di sostituire giocatori importanto con altrettanti di valore. Il nostro campionato non ha la forza dei club di Premier, dove una squadra di metà classifaca puo permettersi di spendere 36+bonus per Scamacca per esempio, ma se si consolida un progetto come quello del Milan le possibilità nel futuro aumenteranno. Però è vero anche che migliorando le strutture, costruendo stadi aumenterebbero di conseguenza gli introiti e le sponsorizzazioni che permetterebbero ai nostri cliub di essere piu competitivi, di riuscire a piano piano a rendere questo campionato non piu una lega di passaggio e di vetrina per altri campionati piu appetibili ma un campionato di arrivo, un campionato desiderabile dai piu forti atleti. Tornando da dove si era partiti non siamo piu belli come un tempo.Non abbiamo piu Zidane che sfida Ronaldo o un Totti contro un Nesta nella stracittadina della capitale, ci dobbiamo sistemare, ma tra poco saremo pronti a far vedere come siamo tornati belli. Certo, oggi no, domani forse, ma dopodomani... sicuramente.