Quando dalla Roma se ne andò Walter Sabatini per me fu un duro colpo... per vari motivi. Innanzitutto l'ho sempre stimato come persona, chiara concisa e trasparente, figlio di tempi passati. Ma questo logicamente non bastava per renderlo un mio punto di riferimento calcistico, Sabatini ha preso una Roma che era un ricordo sbiadito delle precedenti gestioni, logorata e malata.

Dalle macerie di una squadra che non esisteva più, nel giro di cinque anni ha fatto cose straordinarie, regalando ai tifosi la possibilità di vedere (malgrado le moltissime critiche ricevute) con la propria maglia potenziali campioni e campioni.
Per quanto a Roma sia stato criticato per acquisti sbagliati (vedi Iturbe, anche se quell'estate dubito che in molti fossero tristi per l'acquisto, oppure Doumbia) bisogna riconoscere che gente come Salah, Alisson Strootman, Nainggolan, Dzeko etc., senza le sue intuizioni non sarebbe mai arrivata.

Dopo cinque anni Sabatini e la Roma si sono divisi e la Roma non era più quella strana creatura claudicante, ma una giovane e potente squadra, con giocatori richiesti da tutto il mondo.

Poi è arrivato Monchi ed è successo quello che abbiamo visto, ha provato a rivoluzionare la squadra mantenendo le tecniche "Sabatiniane" di comprare per valorizzare. Gli intenti ci stavano ed il senso quasi. Alla fine Monchi è scappato dalla Roma dopo una semifinale di Champions e la sensazione di aver sbagliato più di un acquisto e di averne azzeccati pochi, ma buoni(Vedi Zaniolo, Kluiver, Under e Cristante) ed aver venduto giocatori a prezzi comodi rispetto al mercato.
Eravamo ritornati ad essere una creatura nevrotica con molti problemi e pochi mezzi per risolverli.

Siamo arrivati a quando la Roma, in controtendenza rispetto al passato ha cercato un DS più pragmatico, più giocatore degli altri, meno visionario magari, meno capace di super plusvalenze: Petrachi.

Quando hanno ufficializzato Petrachi ero dubbioso, era un profilo che non mi faceva sognare in grande, avevo paura di non poter più vedere un mercato dove poter scoprire piano piano un nuovo Alisson, un nuovo Salah, dove avevo paura che il normale diventasse il massimo a cui poter aspirare.
Così però non è stato.
Petrachi ha con forza e prepotenza preso in mano una squadra che sembrava di nuovo in un tunnel senza fine ed ha agito con semplice precisione. Ha potato i rami secchi, sia tecnici che comportamentali ed ha curato i più piccoli particolari per ridare vita alla creatura Roma. Così è partito da un portiere, ai molti sconosciuto, e pagandolo non poco ha ridato un senso di protezione alla difesa.
Pau Lopez attualmente sta giocando a livelli altissimi mostrando sicurezza sia nella gestione della palla che nel ruolo stesso di portiere. Poi è passato alla difesa, dove orfana di Manolas era diventata numericamente e qualitativamente improponibile. Ha comprato un giovane Mancini dall'Atalanta, che si comporta già da giocatore esperto, strappando alla concorrenza. A mio giudizio, uno dei migliori prospetti italiani di difensore centrale, se non il migliore.
Smalling è stata una trattativa al quale nessuno ha dato credito, ed oggi invece ci rammarichiamo che non ci sia nessun diritto di riscatto. Un difensore abituato a pressioni ben più grandi che probabilmente nel campionato italiano ha trovato un sistema di gioco più adatto alle sue caratteristiche, e che non fa rimpiangere nessun ex difensore centrale. Sulla fascia sinistra Petrachi ha deciso di sacrificare un giocare di grande talento (va detto però che era già scritto, tendenzialmente avere Raiola procuratore non rassicura poi molto i club di una permanenza duratura dei calciatori) per arrivare ad un altro profilo da Petrachi: Spinazzola. Terzino molto adatto ad un gioco muscolare ed in un età consona a prendersi responsabilità.
A centrocampo malgrado avessimo perso un leader è riuscito a inserire elementi importantissimi. Veretout è stato un vero affare, pagato molto poco rispetto al valore sta diventando una colonna insostituibile nello scacchiere di Fonseca.
Diawara è arrivato con passo felpato e piano piano ha fatto capire il motivo per cui Fonseca l'ha personalmente richiesto, è in grande crescita e sembra un acquisto azzeccato.
Davanti la Roma aveva giocatori, però comunque anche qua una trattativa importante è stata messa a segno, Mkhitaryan, che con esperienza e professionalità sta convincendo tutti quanti. In attacco Petrachi è riuscito a far rimanere Edin Dzeko, trattativa non da poco.
Ha fatto capire che se un club bussa alla porta della Roma non può dettare le condizioni (vedi la trattativa al ribasso di Marotta dopo che aveva speso 80 mln per Lukaku) e non è cosa da poco.
Dzeko è rimasto ed è rimasto contento e motivato. L'unico neo è l'alternativa appunto a Dzeko, Kalinic. Qui ad essere onesti, a posteriori, l'affare non c'è stato ma l'intenzione era quella di avere un ricambio di esperienza ed affidabile.

Su questo a gennaio DS Petrachi ci lavorerà.
Petrachi ha quasi sistemato e da Devo Sistemare ad oggi, con il suo lavoro deve solo completare.