Stuani è un cognome tipicamente lombardo, con un ceppo a Milano, uno a Sesto Calende nel varesotto ed uno nel mantovano a Marcaria e Acquanegra sul Chiese, dovrebbe derivare da un soprannome dialettale originato dall'essere stato il capostipite probabilmente addetto ad una stua (stufa, ma anche caldana), cioè un locale dove i fornai mettono il pane su assi a lievitare prima di infornarlo, e anche locale, anch'esso riscaldato, dove si mettono i bozzoli dei bachi da seta per liberarli del baco.

Forse Cristhian questo cosa non la sa nemmeno, probabilmente ha sicuramente avuto un parente emigrato dall'Italia, ma per lui che è nato a Tala, che è un po' come Liscate per Milano, ha infatti solo 5000 abitanti, il significato del suo cognome non ha mai avuto importanza. Lo ha sempre portato con fierezza, qualsiasi numero avesse sulle spalle.

Una carriera passata a girare molte squadre lasciando spesso il timbro, prima il Danubio di Montevideo tra primavera e prima squadra e l'affacciarsi in modo spontaneo al calcio professionistico; un po' di fatica e il passaggio al Bella Vista 16 gol in 20 partite, spesso il prestito dei giovani fa bene a tutti. Alla squadra che ti ha ceduto, a quella che ti ha acquistato e a te che torni più maturo e sicuro dei tuoi mezzi, ed è questo quello che succede a Stuani. Tornato dal prestito 19 reti in 14 partite solo nel campionato di Apertura.

Tutte queste buone prestazioni alzano le antenne delle squadre europee e in particolare Lillo Foti, storico presidente della Reggina, lo nota e lo vuole, lo lascerà al Danubio fino al 3 gennaio 2007, quando Stuani firmerà per gli amaranto. Un'esperienza drammatica per il giovane Uruguaiano 1 gol e 20 partite in due anni, tra l'altro un gol inutile, su rigore quando la squadra era già retrocessa. Forse le uniche note positive sono state allenarsi con Cozza e essere stato allenato da Nevio Orlandi. 

Stuani deve cambiare aria, respirerà meglio, in Segunda Divisiòn , alla fine è un ragazzo giovane qualche anno di prestito può fargli di nuovo bene, e infatti si susseguono Albacete (22 gol in 40 partite), Levante(10 in 33), Racing Santander (13 in 36), Cristhian effettivamente torna a respirare, l'aria salmastra delle coste spagnole lo fa stare bene, segna e lo vuole l'Espanyol, la Reggina è in caduta libera, serve monetizzare lo fa subito. 

Cristhian vestirà la maglia bianco-azzura per 117 partite segnando 29 gol, dal 2012 al 2015,pochi direte voi, ma a Barcellona, nel cuore della città catalana, dove coloro che la mattina escono con le barche , e la domenica tifano Espanyol , se chiedete di Stuani vi risponderanno con un sorriso, magari con qualche ricordo di quella coppia strepitosa che ha fatto emozionare i filo-reali catalani, Stuani-Garcia.

Forse era il momento di fare un salto di qualità , vista anche la convocazione della Celeste, o forse c'era un principio di problemi economici, che hanno poi portato alla vendita del club di Barcellona ai cinesi, fatto sta che Stuani vola oltre manica, al Middlesbrough, al Boro, 2 stagioni, una promozione 59 partite e 12 gol, ma in Inghilterra non è il suo ambiente, non è il suo calcio, fatto di tocchi vellutati e improvvise magie, lui che danza sul pallone come i ballerini di tango di Montevideo non può essere preso a scarpate ogni partita lui vuole ballare, vuole divertirsi. 

E forse ora sta ringraziando il magico Girona che dopo più di 100 anni di storia ha raggiunto la Primera Divisiòn, quando hanno alzato la cornetta per chiamare Cristhian lui non ha avuto dubbi: presente. Una voglia di rinascita, una voglia di rimettersi in gioco. Di nuovo in Catalunya, la regione a lui tanto cara, di nuovo li a danzare, a segnare e a far segnare. Un Girona che è a 12 punti ha fermato Atletico Madrid, Real e pure Valencia, un Girona che sogna nelle giocate di Cristhian Stuani.

A Tala probabilmente a breve gli intitoleranno una via, lo stadio, come già successo con Torres in Spagna, oppure un ospedale, si perché Cristhian è una leggenda, un simbolo di rivalsa del piccolo paesello del distretto di Canelones. Perché a Tala a breve sarà tutto nel nome di Cristhian Stuani.

 

Alessandro Brunetti