Milano (Lombardia), 1952: la famiglia Abagnale, composta da Luigi, Rosa Bossi, il figlio sedicenne Silvio e fratelli, rispettata e benestante, viene scossa dai problemi del capofamiglia con il fisco lombardo; tutte le banche che va a consultare non gli concedono alcun tipo di prestito, costringendolo a trasferirsi con la famiglia in un modesto appartamento.
Silvio vive in varie pensioni di Milano sfruttando un blocchetto degli assegni di sua proprietà, ma quando le 25 mila lire sul conto aperto dal padre finiscono, gli assegni cominciano a tornare indietro e i proprietari degli alberghi si rifiutano di concedere gratuitamente un alloggio al giovane.
Il ragazzo realizza che l'unico modo per continuare la sua esperienza lontano da casa è la truffa: sugli assegni cambia l'anno di nascita stampato (da 1936 a 1987, attualmente mostra 29 anni) e si ribattezza Cavaliere.
Avvalendosi della nuova identità, Silvio tenta di farsi cambiare gli assegni falsi da alcune delle banche più rinomate della città, che, tuttavia, rifiutano.
A questo punto, il giovane decide di spacciarsi cantante e intrattenitore sulle navi da crociera insieme all'amico Fedele.
Dopo aver raccolto tutte le informazioni necessarie, comincia a fabbricare assegni dello stipendio, ottiene una divisa da pilota e naviga in giro per il mondo con la pratica del deadheading (trasporto gratuito dei membri dello staff).
L'agente dell' FBI Ilda, specialista in frode bancaria, si accorge di lui e si mette sulle sue tracce. Ilda sorprende Silvio in una camera d'albergo di Milano Due, ma il giovane riesce a farla franca, convincendo l'agente che la sua identità è quella della figlia del presidente egiziano Hosni, alla ricerca anch'essa del truffatore.
Silvio fa rotta verso Arcore, compra degli appartamenti di lusso e intrattiene feste mondane ogni giorno.
In una visita alle reti di Telemilano, nel 1978, conosce una showgirl di Orsago, e "decide" di diventare imprenditore televisivo. Perciò, falsifica una laurea all'Università di Coverciano con specializzazione in 433 a rombo, schema di colui che diventerà il suo più grande allenatore.
Silvio decide di fidanzarsi con la showgirl Francesca, letterina e figlia di un facoltoso Presidente di calcio; per tale ragione, a casa della ragazza, il giovane cerca di accattivarsi la simpatia dei genitori della giovane donzella fingendosi laureato a Coverciano, ma viene messo in difficoltà dal padre della donna, Marcello, che frequentò lo stesso istituto.
Dopo un colloquio con lo stesso Marcello, Silvio riesce a ottenere la mano della ragazza. Studierà per 8 minuti tutte le finali Champions League della Juventus e supererà l'esame da Presidente/Allenatore/Calciatore/Tifoso in Milanello, necessario per assicurarsi la fiducia dei genitori della showgirl e la benevolenza degli arbitri e dei giudici di porta, grazie anche alla specializzazione conseguita a Vinovo.
Quando Ilda trova l'ufficio del dottor Marcello, Silvio se n'è già andato. Ilda e i suoi uomini (coraggiosi per essere gli uomini di Ilda) si presentano alla festa di fidanzamento, ma Silvio fugge con valigie piene di soldi, che avrebbero dovuto finanziare il mercato della sua squadra; a quel punto il suo guadagno ammontava a più di tanti milioni di lire in assegni falsi e coppe vinte.
I tentativi dell' FBI di incastrare il fuggitivo sono vani: Silvio si rifugia a Palazzo Chigi, perpetrando la frode. È il Natale del 2017 quando Ilda lo cattura in Paolo Sarpi, il piccolo comune cinese in cui era nata la madre, dove cercava di vender le quote della propria squadra di calcio.
Tutto molto originale, tratto da una storia finta, che parla di una storia vera, basata su una realtà che non è vera, ma che viene raccontata come se lo fosse.
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