Per molti solo un caprio espiatorio, per altri la causa principale della disfatta di questo inizio di campionato del Milan, ma l'esonero di Montella è qualcosa che ci si poteva immaginare e che forse è arrivato con qualche giornata di ritardo.

Per capire l'esonero di Montella basta partire dal mercato estivo, uno dei mercati più onerosi della storia del milan, ma allo stesso tempo molto confusionario e che non ha seguito un filo conduttore.

Il mercato ha portato ben 11 nuovi giocatori alla rosa del Milan, ma forse si è pensato più alle opportunità di mercato, che alle vere esigenze tattiche di una squadra che dall'anno scorso aveva basi solide, a partire dal top player della scorsa stagione Suso, il quale ha fatto le fortune del Milan nel 4-3-3 ed è li che il Milan doveva ripartire.

Montella ha utilizzato ha utilizzato 5 moduli differenti in sole 14 giornate , ciò sta a significare che la squadra quasi a metà campionato non ha trovato un suo gioco, una sua identità e un Milan palesemente costruito per arrivare alla Champions non si può permettere di essere a -11 dall'europa che conta.

Allo stesso tempo si può dire che i giocatori non hanno reso come ci si poteva aspettare, inoltre per far integrare tanti giocatori nuovi in una rosa ci vuole del tempo, per questo il Milan doveva affidarsi a un grande allenatore dotato di personalità, in grado di far rendere al meglio tutti i giocatori della rosa.

Fuori, Montella, dentro Ringhio Gattuso un allenatore che fino ad ora ha fatto una carriera tutt'altro che buona e forse non ancora pronto per una panchina così importante, a cui auguro di smentire gli scettici e di portare il Milan nelle posizioni in cui merita, perchè un club così titolato merita e deve  tornare tra le grandi.