Tempo fa scrissi un articolo dove criticavo a ruota libera l'ambiente rossonero in toto, la proprietà, il factotum Galliani, la rosa, ed ora a distanza di 10 giornate dall'inizio del campionato torno a riflettere sui problemi già evidenziati da tempo ma che continuano a rimanere irrisolti. Partiamo dal lato tecnico. La rosa almeno sulla carta pare rinforzata nel reparto difensivo e nell'attacco dove però non si è riusciti a fare a meno di prendere l'ennesimo nome altisonante ormai decaduto. Già, perchè Galliani si è vantato di aver portato Torres al Milan come se avesse garantito uno di quei campioni capaci di spostare da solo gli equilibri di una partita, Torres lo era, ormai da anni purtroppo non lo è più e a parte il gol con l'Empoli appare piuttosto lampante la sua condizione. Quello che più mi preoccupa sono le ingerenze tecniche di chiunque sia in società, spinto dalla proprietà Torres deve essere in campo a mostrare come ancora non sia nemmeno tatticamente chiaro il suo ruolo in squadra. A Torres si chiede di fare movimento per aprire gli spazi agli esterni? Di tornare a prendere palla per far salire la squadra? Di accompagnare l'azione e farsi trovare pronto in area? Per ora io non vedo nulla di tutto ciò, vedo un giocatore che vaga in campo senza meta, fuori dalla manovra e che si getta sui palloni (pochi) che gli capitano tra i piedi. Prendo spunto dai pochi palloni ricevuti da Torres per rimarcare l'annoso problema del Milan degli ultimi anni, mancanza di qualità a centrocampo. Questo è un aspetto che sta limitando moltissimo la squadra con i tre in mezzo al campo generosi e mai domi ma con evidenti limiti di impostazione, e se per il proseguo della stagione aspettiamo con ansia il ritorno di Montolivo che pur nella sua lentezza è capace di qualche invenzione andrebbe trovata subito una soluzione a questa lacuna. La soluzione si chiama Van Ginkel o Saponara? Non lo so e non sono nessuno per dirlo ma qualcosa va fatto. In ultimo pongo l'attenzione su quello che è l'aspetto più grave, il calo di condizione. Trovo inammissibile che una formazione che ha un solo impegno settimanale fatta di giocatori abituati a ben altri ritmi cali così vistosamente di condizione come successo negli ultimi impegni. Ieri sera nel match col Palermo non ho visto il minimo segno di intensità, un crollo considerando la corsa e l'intensità dei primi impegni dove spesso anche disordinatamente la squadra mostrava ritmo elevato fino all'ultimo minuto. Fatte queste considerazioni solo gli impegni futuri ci diranno se il Milan di Inzaghi è questo lento, svogliato, e soprattutto spuntato (otto tiri negli ultmi tre incontri) o quello che abbiamo visto nei primi match, un Milan d'arrembaggio. La mia paura è che le prestazioni iniziali siano state frutto di un entusiasmo già scemato e che il tempo abbia semplicemente tirato fuori il valore mediamente basso di una rosa nemmeno avvicinabile a quelle del Milan che faceva tremare tutta l'Europa.