Sono passate 12 giornate dall'inizio del campionato di serie A, di certo non un tempo sufficiente per emettere verdetti, ma sicuramente si vanno evidenziando molti spunti interessanti su cui ragionare e si possono tirare le primissime somme:

CERTEZZE
Il capitolo certezze è paradossalmente una sorpresa, si perché dopo 12 giornate di campionato in questa categoria possiamo annoverare soltanto il Napoli di Sarri, squadra affidabile, spettacolare e, salvo qualche incidente di percorso (vedi l'ultima giornata in quel di Verona contro il Chievo) sempre regolare nei risultati.
Qualcuno sicuramente storcerà il naso di fronte al mancato inserimento della Juventus tra le certezze di quest'inizio di campionato, ma per quanto la vecchia Signora sia ad un solo punto dal Napoli capolista non si può certo dire che la squadra di Allegri sia la solita corazzata schiacciasassi che macìna gioco e vittorie, che subisce pochissimo, che non soffre quasi mai e che ci ha abituato a concedere pochissimo agli avversari, tutt'altro fin qui soprattutto relativamente al dato dei gol subìti, già 11 in 12 match. Stesso discorso per la Roma, a tratti non entusiasma ancora per gioco spettacolare ma la posizione di classifica è buona, il rendimento in champions è notevole e c'è tempo per migliorare.

SORPRESE
Le sorprese di quest'anno sono davvero tante, mi soffermerò soltanto su quelle positive, posticipando la lista delle negative al capitolo "delusioni", e come non citare su tutte la Lazio di Simone Inzaghi e la Sampdoria di Giampaolo?

I biancocelesti hanno fin qui superato le più rosee aspettative, castigando per ben due volte la Juventus e ritrovandosi con una partita ancora da disputare con l'opportunità di portarsi ad un punto dalla capolista Napoli. Tutta la rosa della Lazio è una lieta sorpresa, a partire dal tecnico che da meno abile dei fratelli Inzaghi calciatori si ritrova ad essere il più forte degli Inzaghi allenatori, passando dalla rivelazione Luis Alberto fino al devastante Ciro Immobile, insomma fin qui una macchina perfetta.

E altrettanto sorprendente è la Samp, chi lo avrebbe mai detto che dopo le cessioni eccellenti di Muriel e Skriniar i blucerchiati sarebbero stati cosi in alto, giocando un calcio piacevole, veloce e divertente come pochi potevano immaginare?

Anche l'Inter di Spalletti, o meglio proprio Spalletti è da considerare fra le liete sorprese di questo inizio di campionato, seppur con qualche difficoltà e qualche sofferenza di troppo (vedi le sudate vittorie contro Verona e Benevento) non era facile per il tecnico toscano calarsi in un ambiente come quello nerazzurro reduce da tante delusioni e portare già dopo 12 giornate una ventata di entusiasmo, gioco e punti in classifica che mancavano da tempo in casa Inter, facendo anche tornare a grandi livelli il bomber Icardi.

Chiudono il capitolo liete sorprese Crotone e Spal, i calabresi stanno fin qui dando continuità al miracolo dello scorso anno mentre la debuttante Spal si trova con 9 punti in classifica fuori dalla zona retrocessione, cosa niente affatto scontata per una neopromossa al suo primo anno di serie A.

DELUSIONI
Anche le delusioni di queste prime giornate non sono poche, ma la più grande è certamente il Milan di Montella. Il faraonico mercato estivo aveva alimentato aspettative ben diverse da parte sia dei tifosi che degli addetti ai lavori, di certo ci si poteva aspettare un periodo di rodaggio perché quando si cambiano otto undicesimi dei titolari non si può pretendere una resa immediata, ma allo stesso tempo la mancanza di un gioco e di un'identità ben definita, la mancanza di risultati riscontrata fin qui e il basso rendimento di gran parte degli acquisti più attesi come Bonucci Chalanoglu e Biglia non permettono di evitare al Milan il titolo di più grande delusione di inizio stagione. 

Andando per ordine altre grandi delusioni sono rappresentate da Benevento, Genoa e Sassuolo. Per il Benevento vale lo stesso discorso ma al contrario fatto per la Spal, debuttante assoluta in serie A era ampiamente prevedibile uno degli ultimi tre posti in classifica, ma 0 punti con 12 sconfitte su 12 , peggior attacco e peggior difesa sono certamente una grossa delusione anche per chi è in serie A per la prima volta nella sua storia.

Anche il Verona aveva fatto sperare in qualcosa di diverso dopo il mercato dell'usato sicuro con uno su tutti Cerci, ma ancora i risultati làtitano. Udinese, Genoa e Sassuolo invece, nel recente passato, ci avevano abituato a ben altri posti di classifica, più di recente gli emiliani e i friulani a dire il vero, visto che il Genoa da almeno tre stagioni si salva dalla retrocessione in cadetteria più per demeriti altrui che per meriti propri, per citare una statistica con i punti con cui il Genoa si è salvato nella passata stagione si sarebbe scesi in B di gran lunga negli anni passati.

Ci sono poi squadre per cui non si può parlare proprio di delusione, ma che comunque faticano a decollare, è il caso ad esempio di Fiorentina, Atalanta e Torino, che fra alti e bassi sono in una zona di classifica tutto sommato buona ma che alla vigilia si poteva prevedere migliore, anche se l'Atalanta sta comunque volando in europa e la Fiorentina sembrava dovesse faticare di più dopo il mercato estivo, mentre per il Toro si può guardare con ottimismo a quando torneranno i gol del Gallo.