Ha vinto Eriksen, EVVIVA ERIKSEN! Da quando il danese è entrato in campo in una posizione più consona alle sue caratteristiche, coinvolto maggiormente nel gioco sulla mediana piuttosto che sulla trequarti a fare da spalla a Lukaku sui lanci lunghi degli altri,  non è più uscito dalla rosa degli undici titolari ed ha dato una svolta determinante al gioco di tutta la squadra meneghina mettendoci fosforo e piedi buoni. Qualcuno direbbe: "merito di Conte", perché l'ha utilizzato col contagocce  per concederli il tempo di comprendere il calcio italiano ed entrare perfettamente nei meccanismi già oleati del motore nerazzurro al momento opportuno. In realtà le cose non stanno propriamente così! Chi non ricorda i cambi umilianti e ai limiti di ogni sopportazione nei minuti finali delle dispute calcistiche di tutto il 2020 a cui è dovuto sottostare l'ex Tottenham? E la ricerca spasmodica di un acquirente nell'ultima sessione invernale del calciomercato? La verità è che se ad un certo punto l'Inter ha inserito la sesta marcia ed è balzata al comando mettendo una seria ipoteca sul titolo questo è merito soprattutto di Eriksen il quale, messo in campo in una posizione in cui normalmente  Conte preferisce giocatori di gamba ed un po' con l'aria di chi pensa "proviamo pure questa..." , ha sfruttato alla perfezione l'opportunità che gli si è presentata ed ha sfoderato il meglio della sua classe.

La fortuna di Conte sono i calciatori che in genere non rientrano nei suoi piani. L'anno scorso avrebbe fatto carte false per avere Dzeko o Giroud ma alla fine la carta vincente si rivelò Sanchez che, prediligendo il gioco "palla a terra", ogniqualvolta entrava in campo vedeva l'Inter interpretare un copione diverso dal solito schema di gioco tutto forza e muscoli del pur onnipresente ed immenso Lukaku. Una valida alternativa insomma, necessaria nelle partite in cui le squadre avversarie si chiudevano molto innalzando fortificazioni davanti alla difesa. Va ascritto soprattutto al cileno il merito della volata di fine stagione.

Quest'anno il copione si è ripetuto ma con un protagonista diverso, un giocatore arrivato ad essere addirittura ai margini del progetto.

Ora aspettiamo il prossimo mercato estivo per scoprire la verità su quanta e quale considerazione il tecnico salentino nutre nei confronti del danese. Resterà o sarà il primo immolato sull’altare della plusvalenza?

Diamo a Conte quel che è di Conte, ma questa partita l'ha vinta Eriksen!