L'urna di Nyon il 16 marzo ha voluto fare uno scherzo del destino alla Juventus, i ricordi di molti tifosi sono tornati alle notte del 3 giugno a Cardiff.
Una sconfitta che ancora fa male, ma nessuna vendetta, questa sarà un'altra partita dove la Juve in 180 minuti, dovrà dimostrare che è cambiato molto da quella lontana finale: le due squadre momentaneamente vivono due momenti diversi, gli spagnoli ormai coscienti di non poter più lottare per il campionato (vedi le scelte di Zidane nell'ultima partita contro il Las Palmas, fuori Ronaldo, Kross, Ramos e Isco), concentreranno tutte le loro forze per conquistare la terza finale di Champions consecutiva, i bianconeri dopo una gara stile formula 1 contro il Napoli, oggi si ritrovano con 4 punti di vantaggio su i partenopei, una finale di coppa Italia già conquistata (la quarta consecutiva), e la possibilità di andare lontano in Champions.

Allegri lo sa, per battere il Real Madrid servirà la partita perfetta, tecnica e concentrazione. A proposito di tecnica, la compagnia acquisti fatta dalla società torinese è stata chiara "panchina lunga, non di quantità ma qualità", e quindi dentro Federico Bernardeschi e Douglas Costa; il brasiliano dopo un periodo di adattamento alla Serie A ha convinto tutti con le sue ottime prestazioni, e in estate sarà riscattato dal Bayer Monaco (club titolare del suo cartellino).

La Juventus contro i blancos ripartirà proprio da lui, l'uomo in più che può far dimenticare quella maledetta notte del 3 giugno.

di Matteo Dionisi