Da questa Inter ci aspettavamo tutti qualcosa in più. Certo, i grandi progetti per avere i primi risultati hanno bisogno di tempo. Ma questa Inter poteva e doveva lottare per qualcosa in più di una semplice apparizione da antagonista dei rivali bianconeri.

La mano di Conte si vede, o meglio si è vista nella prima parte della stagione. Poi il solito copione degli ultimi anni. L'Inter cede non solo fisicamente ma anche e soprattutto mentalmente  Il lavoro di mister Conte, gli innesti di Lukaku, Eriksen, Godin e la conferma di Handanovic e Brozovic, ormai punti fermi del F.C. Internazionale Milano da tanti anni, non sono bastati per dare la mentalità vincente necessaria per reggere la pressione e puntare, dopo molto tempo, ad un obiettivo importante.

Una stagione di transizione, chiamiamola così, in cui si cercherà di raggiungere il miglior piazzamento possibile dopo la ormai certa qualificazione in Champions League per la stagione 2020/2021.
Dal prossimo anno però si dovrà puntare ad obiettivi importanti per tornare di nuovo sul tetto d'Italia e d'Europa, dove l'Inter è abituata a competere.