In attesa del calcio giocato, e vista la recente velocizzazione della carriera di allenatore, tal per cui in alcuni casi mancano riscontri reali sull'effettivo sistema di gioco che sarà adottato, spesso non resta che spulciare nella tesi presentata al corso di Coverciano.
Pensando che questo metodo sia promettente, mi è venuta l'idea di applicarlo anche agli allenatori del passato. Questo è quanto ho tratto dalla tesi con cui Oronzo Canà si è diplomato allenatore: lascio ai lettori di valutare se non meritasse una squadra di alto livello.
Il mio calcio si fonda sulla massima confusione possibile, ma prima ancora sul continuo possesso della palla. A tal fine il pallone lo porteremo sempre noi e, quando l'avversario se ne impadronirà, chiederemo l'intervento della forza pubblica, presentando azione di reintegrazione nel possesso ai sensi dell'articolo 1168 del Codice Civile.
Il modulo principalmente utilizzato sarà il 5-5-5: i 5 difensori sono chiamati a sostituirsi improvvisamente ai 5 attaccanti, e viceversa, in modo che agli occhi dell'avversario si moltiplichi la consistenza numerica della nostra squadra. È dunque un calcio fatto di rotazioni e sovrapposizioni, tali da far perdere ogni riferimento all'avversario (inevitabilmente anche al nostro portiere, il quale sarà specificamente allenato a spazzare e rilanciare come viene viene).
Elemento essenziale della strategia è l'inserimento in area della mezzala, chiamata a ricercare il contatto in area col difensore e in ogni caso a tuffarsi prontamente, soprattutto se l'angolo visuale dell'arbitro è inadeguato (questa strategia si applicherà insistentemente nel caso si siedesse sulla panchina del Real Madrid o del Bayern; negli altri casi meglio dosare le occasioni o evitare del tutto).
Per allenare i 5 di difesa e i 5 di attacco allo scambio simultaneo di posizioni, sarà opportuno dotarli rispettivamente di una corda da tenere stretta con le mani, onde abituarli a movimenti coordinati di reparto. Il primo assistente dell'allenatore deve essere a sua volta dotato di robuste cesoie in modo da poter intervenire tempestivamente qualora, nello scambio di posizioni, uno o più giocatori finissero legati come salami.
In un calcio moderno bisogna ridurre al massimo possibile il numero di difensori: a parte i momenti dello scambio generale 5 contro 5, in fase di possesso (cioè sempre, per quanto detto sopra) la difesa in fase di impostazione agirà a 2, o meglio ancora a 1. L'apoteosi sarà ovviamente il momento in cui i meccanismi saranno così interiorizzati che il compito di impostazione sarà lasciato direttamente al portiere e tutti i 10 compagni riempiranno l'area di rigore (oppure l'arbitro di insulti per non aver prontamente concesso la massima punizione sullo svenimento collettivo ivi verificatosi).
Particolare attenzione andrà posta nell'accerchiamento dell'arbitro (mai meno di 8) e nel tono delle proteste sugli episodi sfavorevoli (con una continua alternanza tra toni minacciosi e toni lagnosi, in modo da provocare continui dubbi sull'opportunità di estrarre il cartellino): a tale scopo ogni settimana saranno proiettati ai calciatori numerosi filmati con gli esempi più luminosi forniti dalla serie A.

Inutile dire che per questa tesi Oronzo Canà ricevette il massimo dei voti. É un vero peccato che all'epoca non fosse sufficiente per allenare un top team.