Ma come hanno fatto a pagarlo così tanto? Ma dai, a quelle cifre ce n’erano tanti migliori.

L’avrete sentito tutti, più di una volta, legato a questo o quel giocatore strapagato secondo i più. Quello che magari non sapete è che molti di questi sopravvalutati hanno una caratteristica in comune: sono giocatori di sistema.
Fatta eccezione per i giovanissimi infatti, i cui prezzi vengono gonfiati dai lunghissimi ammortamenti e dalle speranze di plusvalenza, i giocatori maggiormente pagati in relazione al loro valore sono quelli più rari e ricercati dagli allenatori.

Il calcio si sta evolvendo sempre più rapidamente, è sempre più analitico e differenziato nelle idee di gioco. Ecco perché ogni allenatore, ogni modo di giocare, ha bisogno dei giocatori adatti al sistema anche se sono complessivamente meno forti di altri. 

Chi ha visto le prime uscite del Chelsea ha già smesso di considerare i 50mln spesi per Jorginho un’esagerazione. L’italo-brasiliano incarna perfettamente il Sarrismo e le sue qualità sono imprescindibili per giocare in quel modo. La sua tecnica nel lungo corto e la capacità di scegliere quando accorciare in avanti e quando invece proteggere la difesa, sono alla base dei 91 punti del Napoli. Dunque sì, in quel sistema Jorginho è meglio di Toni Kroos, è meglio di Pjanic, è meglio di Casemiro. È più forte di questi giocatori? No. È più adatto? Sì.
E in un gioco codificato e pieno di ideologie come quello di Sarri la seconda conta più della prima.

Rimanendo in casa blues, lo stesso discorso può essere fatto per due difensori centrali, entrambi strapagati secondo molti di voi. David Luiz e Antonio Rudiger, entrambi acquistati da Conte nei suoi due anni di permanenza a Londra. L’ex Roma è il giocatore perfetto per la sua difesa a tre, veloce nel lungo, esplosivo, con leve lunghissime per aggredire l’avversario spalle alla porta, capace anche di allargarsi sull’esterno e totalmente vergine per quanto riguarda l’impostazione. Ha dunque tutte le caratteristiche necessarie per giocare da terzo centrale ed in quel ruolo le sue lacune vengono colmate quasi del tutto. Non gli si richiede qualità nei passaggi, ma coraggio nell’avanzare e rischiare qualcosa in uscita tanto avrà sempre copertura, proprio come quando perderà un 1vs1 nello stretto. Se vi è sembrata una descrizione di Chiellini, con le dovute proporzioni, non siete andati troppo lontani dalla verità.

E ora passiamo a David Luiz: sulle sponde del Tamigi devono essere impazziti, avrà pensato qualcuno quando due estati dopo averlo venduto per 50mln lo hanno ricomprato per 40. Eppure la sua qualità al centro della difesa è stata fondamentale per la riconquista della Premier League, al netto di tutti i difetti difensivi del brasiliano. Qualcuno ha detto Leonardo Bonucci? 

Ma allora perché in così tanti li ritengono sopravvalutati? Perché in un altro sistema questi giocatori, che non sono fenomeni assoluti, soffrirebbero tantissimo. Basti pensare a Jorginho sotto Rafa Benitez, a David Luiz bullizato da Suarez nella sua vacanza parigina o a Bailly (molto simile a Rudiger) che sta naufragando con tutta la difesa dello United.

Gli esempi riportati sopra sono tutti legati al campionato inglese e sono molto evidenti dato che quest’ultimo solo di recente si è aperto ad ideologie diverse dalla propria, ma guardando in casa nostra non faticherete a trovarne altri.

Il Napoli ha pagato senza pensarci troppo la clausola di Fabian Ruiz dopo una sola ottima stagione tendenzialmente perché il gioco di Quique Setien è molto vicino a quello di Sarri, ecco che non mi stupirei se con Ancelotti faticasse a ripetersi. Allegri non toglie Mandzukic nemmeno sotto tortura (e vedere Dybala in panchina per 85’ se non è una tortura, poco ci manca) per come il croato interpreta il suo gioco prettamente reattivo.

Strapagati? Probabilmente sì.
Fondamentali? Sicuramente sì.

Sta a voi decidere se il gioco vale la candela, o i milioni in questo caso.