A Nizza ieri sera si è disputata Chelsea-Inter, per Sarri era soltanto la seconda amichevole ma al netto di una decina di “mondiali” ancora assenti si è cominciato ad intravedere qualcosa. Partiamo dai giocatori e dal perché i Blues possono diventare una versione vincente del Napoli: il buco più evidente resta quello tra i pali, il partente Courtois dev’essere sostituito e il nome di Reina è il più gettonato al momento. Sarriano convinto, uomo spogliatoio e possibile chioccia per l’interessante Burka (‘99). La difesa sembra disegnata apposta per l’allenatore toscano, Marcos Alonso pecca un po’ nell’uscita del pallone ma sarà il terzino che, sul lato forte con Hazard e una mezzala nuova, andrà a ricomporre la catena Ghoulam-Insigne-Hamsik. Proseguiamo con i due centrali Christensen e Rudiger, i miei favoriti per emulare Albiol e Koulibaly, confermando alta sul campo e nei centimetri. Azpilicueta verrà ridirottato sulla destra, sarà il terzino di contenimento, pronto a trasformare la linea da 4 a 3, un Hisaj 2.0. Jorginho resta il fulcro del gioco di Sarri e i 57 milioni spesi lo rendono inamovibile, al suo fianco agiranno indubbiamente Kante nelle veci di Allan, mica male, e una mezzala tutta nuova che a mio parere sarà il vero investimento del Chelsea da qui a fine mercato (al momento il titolare è Ross Barkley in quel ruolo). In avanti Sarri è caduto, se così si può dire, decisamente in piedi con il probabile neo capitano Eden Hazard (si dice prossimo ad un rinnovo attorno ai 18 milioni di euro) ad agire come accentratore di gioco sulla sinistra ma sempre pronto ad entrare nel campo. Opposto a lui il preferito di Sarri sembra essere Pedro, un Callejon più tecnico ma sempre disposto al sacrificio. Infine il centravanti dovrebbe essere Morata con Abraham (‘97) e Giroud pronti a subentrare.

Oltre a questi non vanno dimenticati molti ricambi di qualità, punto dolente dell’ex allenatore del Napoli. David Luiz, Zouma, Emerson, Zappacosta, Fabregas, lo stesso Barkley (probabile nuovo Zielinski) e Willian che se non verrà ceduto potrà essere il jolly offensivo, un Mertens pre-trasformazione. I giocatori, come visto, ci sono e sono di livello anche superiore agli interpreti partenopei. Il gioco dovrà metterlo Sarri, ma su questo ho pochi dubbi in quanto già nell’amichevole di ieri si sono viste diverse combinazioni codificate e facilmente riconoscibili del suo gioco. Si sono viste però anche ripartenze veloci, più dirette, più funzionali forse al gioco inglese e ad alcuni interpreti come Morata e Odoi fantastici in campo aperto. Staremo a vedere se sarà più la Premier a cambiare Sarri o più Sarri a cambiare la Premier, in ogni caso sarà una vera rivoluzione.