Ad oggi viene un unico dubbio relativamente alla filosofia calcistica applicata da Allegri alla Juve: ma il "primo non prenderle" fino a quando porterà dei benefici alla compagine juventina?
Il bottino di guerra è alquanto magro, i risultati parlano di due vittorie, peraltro con Sassuolo e Spezia, e tre pareggi, di cui due con Sampdoria e Roma, squadre che sono state strapazzate rispettivamente da Salernitana e Udinese, non proprio due candidate alla vittoria finale del campionato.
Quello che lascia più interdetti tuttavia è, relativamente al campo, il modo con il quale la juve ha interpretato le partite: squadra molle, zero idee, zero cattiveria, appagamento quasi da campionato finito.

Se la filosofia è questa, dove si potrà mai arrivare? Sono sempre stato fan di Allegri, non mi sono mai schierato tra i suoi detrattori, ma ad oggi dubbi mi cominciano a sorgere. Ma davvero abbiamo una squadra che possa aspirare al massimo a pareggiare a Firenze e a Roma, senza cercare la vittoria a tutti i costi? eppure in rosa c'è quello che probabilmente è l'attaccante più forte della serie a, non me ne vogliano gli interisti, ma Vlahovic è davvero tanta roba.
Il tanto bistrattato centrocampo, al netto dell'assenza sbandierata di un regista, vuoto colmato dalla presenza di Paredes, ma è davvero inferiore a quello di Udinese e Salernitana? o della Sampdoria? Non è che in fin dei conti i problemi non riguardano chi scende in campo ma chi in campo dispone i giocatori? C'è Rabiot, il quale che se ne dica, è nazionale francese. Miretti, grande scoperta, con la speranza che data la giovane età non sparisca dai radar, Locatelli, nazionale italiano e bel prospetto anche in ottica futura. Fagioli, eterna promessa ma che magari con un pizzico di fiducia in più può davvero fare il salto di qualità. Pogba, al netto degli infortuni. Più McKennie. E appunto Paredes.
La batteria di esterni è di tutto rispetto, Kostic, Di Maria, Chiesa, anche lui al netto degli infortuni, Cuadrado, più qualche bel giovanotto.
La difesa necessita di ritocchi, ma l'innesto di Bremer è una garanzia, a fronte di quanto visto nelle prime uscite.
Il "capitale umano" a mio parere c'è, quello che manca ad oggi è forse qualcosa che sta al di fuori, manca una organizzazione di gioco, uno schema definito, un undici titolare dove chiunque gioca sa quello che deve fare, a volte sembra di guardare il regno dell'improvvisazione, proviamo a non prendere gol, poi uno lo si fa e si porta a casa il risultato.

A me non sembra una politica costruttiva, davvero si rischia di bruciare un capitale umano di tutto rispetto. E mi riferisco soprattutto a Vlahovic. Ma di questo passo, un attaccante da 30 gol a stagione, come può mai arrivare a tale cifra se gli arrivano 20 palloni giocabili a campionato? e non dico a partita, ma a campionato, perchè da quanto visto ultimamente, ci sono partite dove davvero non gli arriva una palla giocabile.
E se davvero a fine campionato decidesse di andare a giocarsela in campionati più blasonati, dove definitivamente esplodere quale grande bomber? Ci resterebbe Milik, ma è qualche gradino più sotto del Serbo.
Il tale Miretti, sarebbe titolare sempre e comunque in qualsiasi squadra, ha dimostrato di saperci fare, ma è davvero un limite la carta di identità? Tocca fare un Eriberto al contrario, dichiarare di avere 27 anni per avere fiducia. E' forte? Gioca, Musiala nel Bayer gioca tranquillamente, Gavi nel Barcellona uguale. Magari Miretti non sarà a quei livelli, ma stando fuori neanche ha la possibilità di diventarci. Stesso discorso per Fagioli. E forse anche per Gatti, difensore con una voglia di arrivare che prenderebbe a gomitate anche la nonna per prendergli la palla.
E come loro tanti altri. Ancora non ho digerito la dipartita di Kulusevski, per andare poi a cercare sul mercato un altro esterno di centrocampo. 

Come non mi è ancora chiaro perchè a sinistra continui ad imperversare un Alex Sandro in condizioni davvero precarie, sembra davvero abbia scordato come si gioca a pallone. Forse il troppo appagamento. 
Spero davvero di sbagliarmi, ma io al Mister darei non più una fiducia incondizionata, ma davvero vincolerei la permanenza sulla panchina Juventina ad una serie di risultati\prestazioni convincenti, altrimenti a malincuore opterei per un avvicendamento quantomeno per dare una scossa.
Sul piano tecnico non sono competente e non voglio parlare, non sono per buttare a vanvera schemi numeri e altro, ma forse il modo di far arrivare qualche pallone in più a Vlahovic lo troverei, la Juve ha in mano un tesoro, e rischia davvero di disperderlo.