Tripletta di Dybala che castiga il Benevento, cancella definitivamente le flebilissime possibilità di salvezza che erano rimaste e spegne la gioia dei tifosi campani, che pregustavano la possibilità di portare a casa un risultato storico per la propria società.

Paulo, il nuovo Messi dicono, ha portato a quota 21 il suo bottino in campionato, fissando il suo personal best in carriera con ancora diverse giornate davanti a sé. Goals fondamentali, certo, che costituiscono fra l'altro la terza doppietta in campionato per la Joya.
L'argentino ha distribuito in questo modo le sue marcature: 3 goals a Genoa, Sassuolo e Benevento, 2 goals a Torino, Udinese e Hellas Verona, 1 a Cagliari, Chievo, Spal, Sampdoria, Lazio e Milan.
21 goals segnati in 12 partite in cui ha messo a segno un goal.
3 triplette sono un bel traguardo, ma andando oltre l'aspetto numerico potremmo chiederci: "sono buoni tutti a fare tre gol a queste squadre giocando nella Juve?"
La risposta è ovviamente un no, secco e categorico, ma comunque questo dato fa riflettere e non fa altro che rafforzare i dubbi non sul talento, indiscutibile, ma sulla capacità di esserci quando conta davvero.
Tipo allo Stadium contro il Real, dove è sparito ed è stato mandato in anticipo a fare la doccia o al Bernabeu, dove non potrà scendere in campo, abbandonando la squadra e privandola del leader tecnico, del suo raccordo fra centrocampo ed attacco.

Forte è forte, non ci sono dubbi. Però... Eh però...