Borussia Dortmund, Atalanta, Lipsia. In rigoroso ordine. 

Queste tre squadre, nell'ultimo turno di andata della Champions League, hanno una cosa in comune: tutte e tre partivano da sfavorite nei confronti della loro diretta concorrente. E tutte e tre hanno vinto la propria partita. Chi con un solo goal di scarto (vedi Lipsia e Borussia), chi con 3 (come la Dea). 

Voglio subito partire dalle due tedesche: questo Dortumund, ammettiamolo, ai gironi con l'Inter era sembrato poca roba. Ma poi ha saputo risalire la china ed è andato a distillare calcio, imponendosi per 2 a 1 contro un PSG molto ballerino in difesa e poco brillante rispetto al solito nella fase offensiva (nonostante i vari Neymar e Mbappé). Certo, il Signal Iduna Park mette sempre in soggezione chiunque vi vada a giocare, con la sua maestosa curva, ma nessuno avrebbe detto che il PSG non sarebbe riuscito a farla franca. Era pure riuscito a pareggiarla al 75' ma poi il solito (suona strano ma dovremo abituarci) Haaland la rimette in vantaggio per i gialloneri. Giocatore fenomenale: corre come un toro, punge come una vespa e segna da vero rapace d'area. Completo tecnicamente. Che la Juve faccia in fretta a mettersi d'accordo con Raiola (gli faccia anche un trono d'onore in mezzo alla Continassa), questo calciatore fra 1/2 anni dovrà venire a Torino... quando, presumibilmente, CR7 ci saluterà. Gara apertissima al ritorno, il PSG al Parc de Princes sarà un'altra squadra ma la simpatia di vedere questi ragazzini dove possono arrivare è tanta. E non ho citato i vari Sancho, Hakimi e co. 

Non ho invece avuto occasione (e voglia) di guardare tutta la partita del Tottenham. Onestamente le squadre di Mourinho hanno poco appeal. Porto grande rispetto per lo Special One, fiero nemico. Ma (pur con grandi assenti) se piazzi una formazione del genere (mi riferisco all'ormai famoso pullman davanti alla porta) in Europa le prendi. E ti è andata bene che davanti avevi il Lipsia (che tra l'altro segna di rigore). Squadra sottovalutatissima. Giocano apertamente e sono alla costante ricerca della via del goal. Attenzione al Lipsia. Per quanto riguarda gli Spurs, i bei tempi di Pochettino sono ormai un vago ricordo... prestazione opaca. 

Colgo brevemente l'occasione per fare un cenno anche al Liverpool, che con l'Atletico ha perso per 1 a 0. Poche storie, i Reds erano appesantiti. Il solito gioco di rimessa dei Colchoneros (pericolosissimo Morata) e la loro incredibile fisicità hanno fatto il resto. Ad Anfield (e lontano dal Wanda Metropolitano) l'Atletico sarà ben altra cosa. E se va a difendere l'1 a 0 ha già perso

Ultima ma non ultima, la nostra Atalanta.
Quanto ci ha fatto godere? Partita perfetta. Egregiamente preparata dal Gasp. 4 goal uno più bello dell'altro. San Siro avrà di che raccontare per anni. Prima volta agli ottavi nella sua storia ed ha già un piede e mezzo nei quarti. Per carità, non che il Valencia non possa ribaltarla ma deve davvero succedere l'imponderabile. Soprattutto, che i nerazzurri non riescano a segnare almeno un goal in trasferta è poco auspicabile. Bella realtà, questa di Bergamo. Solo complimenti. 

E quindi giungo a questa riflessione: l'Atalanta è una virtuosa del nostro calcio ormai da qualche anno. Conti sanissimi. Stipendi bassissimi. Una cantera che ogni anno produce potenziali fenomeni e che, su tutto, riesce a venderli a cifre importanti (noi a Torino lo sappiamo bene). Quindi un settore scouting all'avanguardia. Una filosofia che parte dall'alto, da Percassi, e che termina con i magazzinieri. 

A questo punto è doveroso guardarsi allo specchio. Perché la Juventus non produce canterani di livello da far esordire in prima squadra (e quando li ha, preferisce venderli all'Everton per fare plusvalenza) da anni? Perché ogni giovanotto che viene acquistato con le stimmate del potenziale fenomeno, viene prima girato alla Primavera o all'Under 23 e poi venduto a squadre sconosciute in Belgio, Olanda e Dio sa dove? Dove sono quelli che dovrebbero essere i futuri campioni della nostra nazionale? Perché preferiamo comprare giocatori a fine carriera, a parametro zero, a cifre assurde? Perché uno come De Ligt deve aspettare l'infortunio di Chiellini per diventare titolare? In che direzione stiamo andando? Siamo davvero così schiavi di noi stessi? Del "vincere è l'unica cosa che conta"? Del marketing più sfrenato? Perché un allenatore che siede sulla panchina della più prestigiosa squadra italiana non ha il diritto di imporsi per un calciatore ideale al suo credo? E noi eravamo quelli del eh però se viene Guardiola, qui fa una rivoluzione... abbiamo bisogno di Guardiola per cambiare atteggiamento, quando l'esempio ce l'abbiamo in casa e si chiama Atalanta? Ha fatto bene Raiola, sì, ha fatto bene a non darci il norvegese. Quanto talento sprecato, altrimenti. Quello che serve davvero è tornare a fare programmazione, signori. Non a vivacchiare in attesa delle opportunità. Porre le basi affinché le cose avvengano. E se la Juventus rimarrà questa, ahimé ci ritroveremo ad essere il PSG di turno: una squadra piena di figurine, una squadra senz'anima. Senza certezze.
Leggo di Messi... ma ragazzi, stiamo scherzando? Nulla contro l'argentino, sia chiaro. E' senza dubbio il giocatore più forte che si sia visto sui campi da calcio insieme a Ronaldo. Ma davvero dobbiamo ridurci a questo? Spendere l'intero monte ingaggi della Serie A per soli due calciatori? Possibile si sia persa quella capacità di scovare i Vidal, i Pogba dal nulla (giocatori che ci hanno portato in finale)? Io voglio credere di no. Ma oggi sono un po' meno ottimista di ieri.