Mi interrogavo su Aaron Ramsey. Ero sicuro di aver visto davvero la sua partita? Perché a primo impatto non mi aveva per nulla convinto: prova molto fumosa la sua, quasi evanescente, a parte qualche guizzo. Ma i dati parlano chiaro, all'occhio umano sfugge ciò che invece gli algoritmi vedono (e come se vedono). 

La partita contro il Cagliari ci restituisce un Ramsey miglior giocatore dietro solo a sua maestà Cristiano Ronaldo. Ebbene sì, Dybala è solo terzo, a brevissima distanza.
Ma analizziamo i dati: la heatmap ci mostra che le zone in cui ha agito il trequartista sono prevalentemente all'interno del terzo offensivo, a ridosso dell'area di rigore; i tiri sono stati 2 ed entrambi sono, però, terminati fuori; i dribbling tentati sono stati 3 (di cui uno riuscito); i tocchi di palla ben 88 con una precisione dei passaggi addirittura del 91%, mentre i passaggi chiave ben 4. 5 sono, invece, i contrasti vinti e 3 gli intercetti di palla. 
Eppure il gallese, almeno visivamente, pare non avesse fatto una gran prestazione. Quanto riportato racconta il contrario. Paulo Dybala si è messo in luce per il fallo da rigore che ha scaturito il momentaneo 2 a 0 ma per tutta la partita (70' per lui, a dispetto degli 80' di Ramsey) è stato, a quanto pare, meno incisivo in termini di possesso e costruzione di gioco. 

Come chiamarla, allora? Sfortuna? Se le due occasioni del n. 8 juventino fossero andate in porta probabilmente staremmo parlando di tutt'altro. Questo dimostra, almeno apparentemente, come mai Sarri non sia così restio ad affidarsi alla soluzione del trequartista.
Con un Ramsey così, una prestazione da assoluto protagonista non tarderà ad arrivare. L'ipotesi che la Juve abbia dilagato nel secondo tempo grazie soprattutto alle continue percussioni sul fronte offensivo dei primi 45' minuti è tutt'altro che da accantonare. Ecco perchè Sarri, probabilmente, preferisce, almeno dall'inizio, affidarsi sempre al rombo piuttosto che al tridente pesante. Quello, magari, per sua stessa ammissione, potremo ammirarlo quando le squadre saranno ormai sfiancate.

Il Cagliari è una squadra che sa soffrire ed è ablissima in contropiede. Ottima analisi preventiva, quindi, da parte del tecnico toscano che sembra aver studiato a fondo in questi giorni la squadra di Maran.