Frustrazione, rabbia, nervosismo, oggi giustifico tutte queste emozioni nell'animo dei tifosi della Roma.
Io sono una persona difficile con cui discutere di calcio perché ho delle mie idee che spesso cozzano con quelle della maggior parte delle persone. Di solito provo a vedere quelle situazioni che altri ignorano, provo a capire cosa porta una persona a prendere una decisione piuttosto che un'altra e così via. Stasera non ci riesco, la rabbia è troppa. 

Partiamo col dire che la Roma nel primo tempo ha giocato abbastanza male e che il Borussia avrebbe meritato di andare negli spogliatoi in vantaggio, però non è successo. Possiamo anche dire che la Roma ha fallito diverse occasioni per poter andare sul 2 a 0 (Florenzi mannaggia mi devi una corda vocale). Però tutto sommato se la partita fosse finita al novantaduesimo minuto con la Roma vittoriosa non ci sarebbe stato niente di scandaloso. Invece no, la partita prosegue e su un calcio di punizione l'arbitro Collum prende una decisione vergognosa. Non lo ha fatto volontariamente, ma questo non migliora la cosa, anzi forse la peggiora perchè vuol dire proprio che ha clamorosamente sbagliato. Smalling prende la palla con la faccia, l'arbitro fischia e indica il dischetto. Stindl segna spiazzando Pau Lopez. 1 a 1. 

La prima arrabbiatura è provocata dalla scelta di Collum, ma la seconda, quella è ancora più grande.
La VAR.
Come è possibile che uno strumento che sì, è al centro sempre di molte polemiche, non venga utilizzato per tutta la fase a gironi? Perchè? Non mi vengono in mente delle valide motivazioni. Qui siamo oltre l'evidente errore, qui siamo ad un errore clamoroso e assurdo che rischia di penalizzare la Roma, che meritatamente avrebbe ottenuto 3 punti e guiderebbe il girone con 7 punti con la possibilità di giocare in Germania, in Turchia e infine a Roma con maggiore tranquillità facendo riposare qualche giocatore importante vista la situazione.
Ci sarà sicuramente chi dirà che la colpa è quella di non aver chiuso prima la partita, però non mi risulta che non si possa vincere mai 1 a 0, anzi. Mi mancano davvero le parole, o meglio, le parole non mi mancano, ma sono bene o male tutti insulti e imprecazioni varie quindi direi che è il caso di evitare.
Ci sarà tanto nervosismo negli spogliatoi adesso, tristezza e rammarico e oggi devo dire che Fonseca ha fatto una grandissima cosa mandando via i giocatori che stavano protestando con l'arbitro (giustamente) per evitare espulsioni a partita finita, che sarebbero state giusto la ciliegina sulla torta. Tutti siamo uniti dalla rabbia di chi sa che ha subito un'ingiustizia, noi tifosi, i giocatori, allenatore con tutto lo staff annesso. Bene, trasformiamo questa rabbia in motivazione, Domenica alla 18 lo Stadio Olimpico dovrà essere una bolgia, e dovrà esserci in campo, a prescindere da ci saranno i 14 a giocare, una grande Roma che dovrà dimostrare che si può trarre qualcosa di positivo anche dalle ingiustizie. Non c'è tempo per piangersi addosso, c'è solo qualche giorno per trasformare questa rabbia in qualcosa di più, qualcosa che domenica sera ci faccia sorridere a fine partita. 


Piccola postilla.
Ieri sera Capello ha fatto una dichiarazione che non ho capito e non condivido su Zaniolo. Cosa vuol dire non seguire la sua strada? Zaniolo ha commesso degli errori, questo è innegabile, ma dobbiamo ricordarci che stiamo parlando di un ragazzo di 20 anni (mio coetaneo) e che qualche "cazzata" la abbiamo fatta tutti a 20 anni, in primis il signor Capello che non credo sia stato sempre un santo. Zaniolo è ad oggi il giovane più promettente del panorama calcistico italiano. Ricordiamoci da dove è partito e guardiamo dove è ora. L'anno scorso in questo periodo circa mi pare che esordì al Santiago Bernabeu contro il Real Madrid campione d'Europa in carica. In pochi mesi è diventato perno di una delle squadre più importanti del campionato.
Difendiamo i nostri giovani e non mettiamoli uno contro l'altro così, con queste frecciatine inutili. Nicolò oggi avrà letto le dichiarazioni di Capello sicuramente e ha risposto sul campo con i fatti. Magari al buon Fabio non piace il nostro numero 22, ma prima di poter giudicare cosa sia giusto e sbagliato magari è il caso che pensi qualche secondo in più perché certe dichiarazioni possono essere molto pesanti, anche se fatte con leggerezza.