Collateral Beauty. Se dovessimo associare lo strepitoso gol di tacco segnato ieri sera da Fabio Quagliarella al titolo di un film, quale sarebbe più adatto di quello diretto da David Frankel? L'attaccante doriano ci ha abituato ormai a certi capolavori, tanto che, come lui stesso ha dichiarato nel post partita, questa rete non è quella che reputa la più bella della sua carriera, avendone segnate altre da centrocampo. Giusto per sottolineare come non sia nuovo a prodezze di questo genere.

I più cinefili però ricorderanno certamente come Collateral Beauty sia un film drammatico, strappalacrime: il gol segnato ieri da Quagliarella, al di là della bellezza del gesto tecnico in sè e della sua importanza per chiudere la partita, nasconde però anche questo lato. Lui, Fabio, napoletano che nel 2010 si è trasferito improvvisamente dal Napoli alla Juve, raccogliendo le offese e le minacce di gran parte della tifoseria partenopea, che però non era a conoscenza del vero motivo per cui Quagliarella se n'era andato. Motivo svelato solamente nel 2017: le ripetute accuse di affiliazione alla camorra e lo stalking ricevuti da un agente della Polizia Postale avevano reso quasi necessario il trasferimento.

Non è il primo gol che Fabio segna contro il suo Napoli, anzi ne ha già fatti svariati, ma ogni volta che entra nel tabellino dei marcatori contro la sua ex squadra è speciale: per lui che non avrebbe mai lasciato Napoli, per i tifosi partenopei che lo avevano etichettato come traditore e da un anno, nonostante i colori che indossa, sono tornati ad amarlo, e per tutti gli amanti del calcio in generale, perché davanti a gol del genere c'è solo da inchinarsi e pensare quanto sia meraviglioso questo sport.