C’era una volta la Coppa Intertoto: una competizione calcistica europea che si svolgeva in estate e vedeva impegnate le squadre che nella classifica dei propri campionati si piazzavano dietro a quelle che si qualificavano alla Coppa UEFA.
La coppa Intertoto sostituì la Coppa Piano Karl Rappan nel 1967 e da quell’anno ogni edizione vide la vittoria di diverse squadre, ovvero le vincitrici dei gironi senza una fase ad eliminazione diretta, con l’edizione del 1978 che vide addirittura 14 squadre vincere a pari merito
La competizione divenne affiliata UEFA solo nel 1995, con il nome di Coppa Intertoto UEFA, acquisendo notorietà e dando un vantaggio ancora più concreto a coloro che la vincevano: la vittoria della coppa garantiva infatti l’accesso alla Coppa UEFA nella stagione successiva.
Fu mantenuto per il torneo la scelta peculiare dei vincitori multipli (anche se in questo caso con vere e proprie finali e con il massimo di 3 squadre vincitrici per edizione) e alcune edizioni videro la vittoria di più squadre appartenenti alla stessa nazione (clamorosa l’edizione del 1997 che vide trionfanti le 3 francesi Auxerre, Bastia e Olymipique Lione).
Nella storia della Coppa Intertoto 4 squadre italiane hanno vinto il trofeo: il Bologna nel 1998, la Juventus nel 1999, l’Udinese nel 2000 ed il Perugia nel 1978 (quando l’Intertoto non era ancora UEFA) e nel 2003.

L’Intertoto UEFA fu cancellata dalla UEFA nel 2008, a seguito di un sistema di riorganizzazione della Champions e dell’Europa League. Essa pur non esistendo più ha una specie di equivalente nel calcio moderno: la UEFA Europa Conference League, nata nel 2021. La Conference League condivide con l’Intertoto il fatto di ammettere le squadre che non sono riuscite a qualificarsi all’Europa League, ma non ha mantenuto alcune peculiarità della vecchia coppa.
Partiamo dal periodo dell’anno durante la quale veniva disputata: l’estate. Ciò garantiva infatti delle partite nel periodo che va da giugno ad agosto, a campionati finiti. Il fatto di disputare una competizione durante l’estate ha i suoi pro ed i suoi contro: infatti il torneo avrebbe più visibilità rispetto all’attuale Conference League, che viene giocata negli stessi giorni ed orari dell’Europa League, essendo inevitabilmente oscurata da quest’ultima; ma ogni due anni ci sarebbe il problema della coincidenza con un evento per le nazionali di calcio come il Mondiale o l’Europeo. Questo problema potrebbe però essere risolto con particolari calendarizzazioni, basti pensare anche al fatto che il prossimo mondiale verrà disputato, anche se in via straordinaria a causa di condizioni extra-calcistiche (quelle climatiche), durante il periodo invernale. Ovviamente non sto dicendo che la Conference League debba avere la precedenza su quella che è considerata la manifestazione calcistica più importante del mondo, ma credo che l’UEFA e la FIFA riuscirebbero a trovare degli accordi. Sono sempre più frequenti le lamentele degli allenatori sul fatto che sia difficile gestire una stagione tra campionati, coppe ed impegni con le nazionali, ma il tutto potrebbe essere risolto con l’eliminazione di alcune competizioni e delle amichevoli tra nazionali che generano costantemente polemiche.
L’esistenza di una terza competizione europea per club è invece a mio parere sensata (e più sensata ad esempio della Uefa Nations League per le nazionali) e avrebbe bisogno di un proprio spazio,non dovrebbe essere l’ombra dell’Europa League, così come quest’ultima non dovrebbe essere accantonata dai club solo perché esiste la Champions League.