Dopo “1997: Fuga da New York” e “Fuga da Los Angeles” ecco “2018: Fuga da Madrid”, una rivisitazione in chiave ironica e moderna di una storia col mondo del calcio come sfondo, in un parallelismo che rappresenta nella finzione quello che caratterizza realmente il mondo del pallone e il calciomercato in particolare.

Anno 2018 Madrid. Quella che un tempo era una “fiorente” città europea evoluta, sviluppata e alla moda, con un connubio eccezionale tra moderno e antico, adesso è una zona di guerra con uno scenario apocalittico tra grattacieli fumanti per le fiamme e dimore storiche oramai distrutte e rase al suolo. Il tasso di criminalità è al 300%, la popolazione si è dimezzata e la monarchia è stata destituita con un colpo di stato. La proclamazione della legge marziale impone giustizia sommaria fatta nelle strade e coprifuoco. Cingono la città altissime mura di protezione, facendone una fortezza invalicabile, per far sì che tutti quelli che stanno dentro vi rimangano, e quelli che entrino non possano più uscire. Nel palazzo reale si è insediato “El Presidente”, il Leader Massimo, che impone la sua tirannia in maniera incontrastata da diversi anni. A capo delle sue armate vi era negli ultimi tre anni il generale “berbero Yazid”, che nonostante la sua feroce fama di vincente, è stato esiliato per i suoi noti “colpi di testa”! Al suo posto il comandante  “Lopez” del clan dei “Guite” del popolo Paite. 

"Farà morti in tutto il mondo". Con l’unico scopo di conquistare l’Europa intera “El Presidente” minaccia di diffondere nell'aria un potentissimo agente patogeno altamente contagioso qualora entro le prossime 72 ore tutti gli altri stati sovrani e le organizzazioni paramilitari non si sottomettano a lui. 

Il Piano. La minaccia di una pandemia globale è imminente. L’ECG (European Corporate Groupe), che racchiude i capi delegazioni di tutte le maggiori corporazioni paramilitari europee, riunitosi d’emergenza decide per una missione top secret e ad alto rischio: introdursi senza essere notati oltre le mura del nemico, liberare “Dottor C” dai laboratori di Valdebebas e col suo aiuto distruggere il potentissimo virus letale “R7” prima di scortarlo al sicuro fuori città. Un’azione di forza sarebbe inutile e si rischierebbe solamente la prematura propagazione del virus. Da anni il Leader massimo trattiene con la forza in ostaggio sotto minaccia di morte propria e delle rispettive famiglie una equipe elitaria dei migliori biologi per perseguire scopi malvagi e riprovevoli tenendo sotto scacco il continente.

Dopo accese discussioni tra tedeschi e inglesi, viene incaricato della missione suicida “Lambs”, giovane ed ambizioso rampollo italiano a capo della “Zebra Corporation”. In realtà le probabilità di riuscita sono scarse, viene scelto solo per cercare di prendere più tempo e avere modo di riorganizzarsi mettendo in sicurezza con evacuazioni di massa più persone possibili. 

Voci incontrollate. Il panico si fa largo tra le strade, sommosse e rivolte sono a stento sedate con la forza dalle autorità. I CID, centri di divulgazione dell’informazione, che filtrano ed influenzano le masse, ipotizzano qualche mossa strategica per fermare l’evento terroristico più catastrofico che possa esserci. In Spagna diversi organi di stampa vengono a conoscenza anticipatamente del piano che vede l’italiana “Zebra Corporation” in prima linea. La notizia è rilanciata dal “CID sabaudo”, diretto ottimamente dal “professor Xavier”. “Strictly”, direttore del “CID romano”, non solo la bolla come una clamorosa bufala, ma spiega anche l’impraticabilità del piano, che fa acqua da tutte le parti. Il “Milan's Mountains CID” ne parlerà solamente a bomba già esplosa. Ma andiamo per gradi.   

La mossa. Il tempo stringe. Grazie ai contatti del suo braccio destro “Tamarot”, fautore e mente dell’operazione, “Lambs” viene a sapere che su un’isola sperduta del mediterraneo, in un posto impervio e pericoloso, nel Peloponneso si trova un potentissimo trafficante internazionale di uomini. Specializzato nell’import-export, l’unico in grado di entrare e uscire a piacimento dalla città-prigione, e che ha qualche possibilità di portare al termine una missione impossibile come questa. Col suo jet privato parte dalla “torre di SaveGod” fino a Kalamata, e da qui dopo una tortuosa traversata in mare piena di rischi ed insidie, raggiunge finalmente l’isola di Pylos. Qui ingaggia, dietro lauto compenso, il mercenario chiamato “La clave”, il migliore sulla piazza e stringendo con lui un patto di ferro. Leggenda vuole che abbia il dono dell’ubiquità, più volte sta in un posto e viene avvistato altrove o in un altro ancora, ma sta sempre dove serve quando serve. Per lui non ci sono stati o bandiere, buone cause o nobili motivazioni, è fedele solo a se stesso ed al miglior offerente, ma anche uomo d’onore contrario alle tirannie e la cui parola o stretta di mano vale più di un contratto.

La missione. “La Clave” si paracaduta sulla “Torre de Cristal”, il punto più alto ancora in piedi nonostante la città sia ridotta ad un cumulo di macerie. Nella discesa però ha una brutta sorpresa. Il grattacielo è abitato da una tribù cannibale i “Mattresses” che, con mezzi di fortuna, grinta e tenacia riesce a tenere testa all’esercito presidenziale. Viene catturato e, prima di essere cotto a puntino per un prelibato pasto, gli viene data la possibilità dal capo della tribù “Xoloitzucuintli” di scontrarti col loro guerriero più valoroso. Buttato nell’arena “la Clave” farà ben presto la conoscenza di “CoDi”. Acclamato a gran voce dagli spettatori dalla porta esce un gigante, di origini brasiliane, imponente e pieno di muscoli. Come gladiatori all’epoca romana lo scontro avviene all’ultimo sangue e disseminati sul campo di gara vi sono trappole e armamentari di ogni genere. Equipaggiato di scudo e spada tenta invano un attacco respinto con facilità per l’enorme mole e potenza dell’avversario. Solo con la sua scaltrezza, astuzia ed una buona dose di fortuna riesce ad avere la meglio. Messo alle strette “La Clave” infatti riesce a prendere una rete con la quale fa inciampare il nemico su un trappola e lo mette ko. Dalle gradinate il pubblico vuole il suo tributo di sangue, richiedendo il colpo di grazia, ma la sua decisione di risparmiargli la vita gli farà avere un nuovo alleato. Con il suo gesto magnanimo conquista la stima e la benevolenza di “Xoloitzucuintli”.

La liberazione. Arrivato finalmente alla “Ciudad”, per introdursi nei laboratori sotterranei si avvale dell’aiuto di Irina”, sua complice sul posto e vecchia conoscenza del dottore. La femme fatale in questa sceneggiatura è d’obbligo! Bellissima e ammaliante, quanto spietata e glaciale, la russa distrae e mette fuori gioco tutte le guardie per introdursi furtivamente fino dal “Dottor C”. Ancora follemente innamorato della donna, il dottore si fa convincere a fuggire con loro ma non senza “Santamaria”, suo fidatissimo collaboratore, e “la Chilena”, frutto di esperimenti su modificazioni genetiche sugli uomini, alta 2,38 metri. Mettono delle bombe a tempo disseminate ovunque e riemergono velocemente in superficie. 

La fuga. La fragorosa esplosione crea una immensa voragine, ma oramai mancano una manciata di minuti per raggiungere il punto di prelevamento che si trova dall’altra parte della città e con l’esercito alle calcagna  tutto sembra perduto. La proverbiale fortuna di “La Clave” interviene ancora una volta. Ad un passo dall’essere scoperti e catturati, orde di Mattresses si riversano nelle strade creando scompiglio. È il momento opportuno per tagliare la corda.  “C” li conduce nel suo garage personale pieno di supercar. In men che non si dica, a bordo di un potentissimo bolide, una Bugatti Chiron in edizione limitata, con 1500 cavalli ed una rocambolesca e folle corsa a oltre 400  chilometri all'ora, arrivano all’aereo che li conduce sani e salvi oltre le mura.

Il colpo di scena. Una volta fuori pericolo ecco il colpo di scena, che non può mai mancare in ogni sceneggiatura che si rispetti e degna di nota. Si scopre che molti degli scienziati del presidente erano osteggiati dall’interno da un’organizzazione, l’ “Hacienda”, con lo scopo di riportare pace ed equilibrio in quel di Madrid. Prossimo all’incarcerazione per crimini contro l’umanità , “Dottor C” chiede aiuto al suo strettissimo amico “La Clave” che con i suoi abili sotterfugi e doppio gioco indirizza le cose a suo piacimento e pianifica minuziosamente ogni dettaglio. Intercede anche per favorire la sua nuova destinazione e così proseguire i suoi malefici esperimenti. Per altre nuove cilene.

Mentre “Lambs” e i suoi due nuovi amici brindano felici sull’aereo di ritorno che li sta per condurre al quartier generale della Continassa, si ha una turbolenza. Due intrusi si paracadutano giù dall’aereo. Uno è il “biologo croato Kovacic” che troverà rifugio in terra inglese, mentre l’altro rimane un “Mister X”, forse diretto agli acerrimi rivali cinesi della “Snake industry”. Entrambi, colleghi di “C” erano riusciti ad introdursi di soppiato sull’aereo.

L’insediamento e le conseguenze. L’insediamento nei laboratori J della “Zebra Corporation” del “Dottor C” comporta un repulisti. Dato che a lui piace essere l’unico ed indiscusso protagonista, anche per questioni di budget, sarà lui il solo a dettare le linee guida dei piani di lavoro per perseguire nuove conquiste e vittorie. Non gli piacciono i dualismi. Quindi “Tamarot” viene incaricato di far fuori il “Dottor Pipa” da due anni a capo del team di progetto e sviluppo della società. Ma avrà l’amara sorpresa di scoprire che il prolifico biologo argentino, fuggito anni fa anch’egli da Madrid, agli albori della tirannia presidenziale, ha già levato il disturbo e con sé ha portato un giovane apprendista. I due sulla strada maestra che li condurrà alla “Devils Corporation” incrociano una vecchia conoscenza, “L’igienista dentale”, ex capo della sicurezza delle zebre, chiamato così  per il suo sadico metodo di far fare uno sciacquo di acido ai nemici subito dopo averli torturati e fatti parlare.

Come finirà? Riuscirà la “Zebra Corporation” a conquistare finalmente l’Europa? “El Presidente” riuscirà a sedare le varie rivolte interne e riportare l’ordine? La battaglia finale, quasi come premonizione, si terrà all'Estadio Wanda Metropolitano di Madrid. … nei prossimi mesi si scoprirà!

Prima dei saluti, ma “La Clave” che fine ha fatto? Come al solito si è dileguato senza lasciare traccia.  Si dice, ma non vi è certezza, che sta su un’isoletta tropicale a sorseggiare un buon mojito tra sole, relax e belle ragazze. Pronto a essere nuovamente nel posto giusto al momento giusto, è ancora ricercato dagli inglesi, che non sanno che ha già i suoi lupi dentro le loro mura! 

Disclaimer. La storia è una reinterpretazione in salsa cinematografica e fantasiosa delle ultime ore che hanno portato Cristiano Ronaldo alla Juventus.  Fatti, personaggi, luoghi, sono liberamente ispirati a quelli reali ma non hanno nulla a che fare con loro.

Abbiamo giocato, ci siamo divertiti ed eccoci ai titoli di coda per chi non avesse colto tutte le metafore e similitudini.

Ringraziamenti speciali per la città di Madrid. La Ciudad Real Madrid (in italiano Città del Real Madrid), il centro sportivo del Real Madrid, situato alla periferia di Madrid nel Parco di Valdebebas. La torre di “SaveGod”: la torre di Pisa. Alcuni studi attribuiscono la paternità del progetto all'architetto pisano Diotisalvi. Pisa, da dove Agnelli è partito alla volta di Kalamata.  Isola di Pylos: Navarino, dove Cristiano Ronaldo si trovava in vacanza al momento della trattativa. Luogo anche dove si è svolto il vertice decisivo tra Agnelli, Mendes e lo stesso Cristiano Ronaldo.

Interpreti e personaggi

“El Presidente”, il Leader Massimo: Florentino Perez, presidente del Real Madrid che negli ultimi anni domina la scena internazionale calcistica.

Il generale “berbero Yazid”: Zinédine Yazid Zidane è un allenatore di calcio ed ex calciatore francese di origini algerine. "I colpi di testa": ogni riferimento alla finale del 2006 è puramente voluto.

Il comandante  “Lopez” del clan dei “Guite” del popolo Paite: Julen Lopetegui. Ho scomposto il suo cognome in Lope da dove Lopez e tegui, diventato Guite, che in realtà è un clan del popolo Paite, distribuito in varie zone del sud-est asiatico.

“Dottor C”  inventore del virus letale "R7": CR7, Cristiano Ronaldo.

“Lambs”: Andrea Agnelli. La traduzione di lambs dall'inglese all'italiano è agnelli.

“Zebra Corporation”: Juventus Football Club.

“Tamarot”: Giuseppe Marotta.   “La clave”: Jorge Mendes, procuratore sportivo portoghese molto influente. La clave Mendes, il titolo spagnolo della sua autobiografia.

“Mattresses”:  i “colchoneros”. Mattresses la cui traduzione è i materassi richiama il termine colchoneros, i materassai, soprannome dei giocatori dell'Atletico Madrid, in quanto il colore e la foggia delle uniformi della squadra erano analoghi a quelle delle tele che all'epoca rivestivano i materassi.

“Xoloitzucuintli”: Diego Pablo Simeone. Xoloitzucuintli è una parola azteca il cui significato è lo stesso della parola Cholo, cioè un incrocio di razze.  Il soprannome Cholo gli fu dato da Victorio Spinetto, suo allenatore delle giovanili del Velez Sarsfield, in onore di un ex difensore del Velez degli anni ’50, Carmelo Simeone, detto el cholo. Entrambi quando scendevano in campo davano l’anima.

“CoDi”: Diego Costa, giocatore brasiliano naturalizzato spagnolo, dell'Atletico Madrid, il cui procuratore è Jorge Mendes. 

“Irina”: Irina Valer'evna Šajchlislamova è una supermodella russa, nota semplicemente con il nome di Irina Shayk. Famosa anche per essere stata a lungo fidanzata di Cristiano Ronaldo.

"Santamaria":  Javier Santamaria, storico fisioterapista di Cristiano Ronaldo passato dal Real Madrid alla Juventus.

“la Chilena”: omaggio alla "chilena" fatta da Ronaldo nel quarto di finale di andata di Champions contro la Juventus. 2,38 metri è l'altezza con la quale il portoghese ha impattato il pallone in rovesciata per segnare. Ricorda la rovesciata di Pelé nel film "Fuga per la vittoria", giusto per rimanere in tema cinematografico.

“Hacienda”: Agenzia del fisco spagnolo.

“Biologo croato Kovacic”: Mateo Kovacic, passato da poco dal Real Madrid al Chelsea.

Mister X: forse Luka Modrić?

“Snake industry”: Football Club Internazionale Milano. Il serpente è il simbolo dell'Inter.

“Dottor Pipa”: Gonzalo Higuaín soprannominato "El Pipita", nomignolo che trae origine dal soprannome del padre, detto El Pipa.

“Devils Corporation”: A.C. Milan.

“L’igienista dentale”: Leonardo Bonucci, famoso per la sua esultanza con la quale mima di sciaquarsi la bocca.

“CID sabaudo” diretto dal “professor Xavier”: TuttoSport diretto da Xavier Jacobelli.

“CID romano” diretto da “Strictly” : Corriere dello Sport diretto da Ivan Zazzaroni, per anni giudice del programma “Ballando con le stelle” (Strictly Come Dancing versione UK).

“Milan's Mountains CID”: Gazzetta dello Sport, giornale milanese diretto da Andrea Monti.