Diciamocelo, la premiazione è stata quasi una formalità. Questa Juve ha vinto il sesto scudetto consecutivo molto prima di poterlo festeggiare con la matematica. Questa squadra semplicemente straordinaria è riuscita a gestire il campionato quasi lo stesse giocando alla Playstation, e mi dispiace quasi dover evidenziare questa superiorità, perché il solo rilevarla fa sembrare faziosi, quando invece si tratta di considerazioni oggettive. Il viaggio comincia da lontano, e se Tri****e sarà, bisogna dire grazie a molte persone, che vorrei elencare: Grazie a Gianluigi Buffon e Alessandro Del Piero (che ringrazierò meglio dopo), Mauro Camoranesi, Jonathan Zebina, Alessandro Birindelli e Pavel Nedved per essere rimasti nonostante un processo, oggi dichiaratamente assurdo, li abbia spediti in una realtà per loro troppo stretta. Sono scesi all'Inferno con noi tifosi, e ci hanno permesso di risalire immediatamente. Hanno sopportato l'Inferno e qualche anno di Purgatorio. Grazie. Grazie ad Antonio Conte. No, non sono una vedova, do a Cesare quel che è di Cesare. Per me Antonio rimane l'allenatore migliore sulla piazza, anche se deve migliorare qualche aspetto manageriale. Se fosse arrivato Allegri in quella condizione, non sarebbe stato in grado di fare ciò che ha fatto lui, per un motivo semplice: Allegri è un grande manager, sa gestire e sa molto di calcio, ha fatto un lavoro straordinario, ma in quel momento serviva Antonio, il Capitano con la C maiuscola! Grazie Antonio per averci riportato a vincere, grazie per aver ricordato allo spogliatoio cosa significa vestire la maglia della Juventus. Grazie perché se Allegri ha potuto fare un gran lavoro, è perché da te ha ereditato uno spogliatoio di uomini diversi (ma di Allegri parlerò dopo). Grazie perché dal 2011 sono potuto tornare a sorridere pensando al calcio. Grazie. Grazie ad Andrea Pirlo, che ha accettato di rimettersi in gioco e l'ha fatto senza avere già la pensione in testa. Ho semplicemente goduto con i suoi passaggi, con la sua visione di gioco. Come se fosse servito, mi hai fatto innamorare un po' di più di questo gioco. Grazie. Grazie ad Alessandro Matri, Fabio Quagliarella, Simone Pepe, Mirko Vucinic, Marco Storari e Arturo Vidal, che anche se non sono più con noi, sono stati protagonisti, assieme ad altri "superstiti" di uno degli scudetti, quello del 2011-2012, più straordinari di tutta la storia bianconera. Grazie. Grazie ad Alessandro Del Piero. Ho cominciato a seguire il calcio nel 2003, Juventus 3 - 1 Real Madrid; il mio battesimo calcistico è stato quello stop e quel doppio dribbling a disorientare Salgado e Hierro: impagabile! È sceso in Serie B, dove ha segnato il tuo 200mo gol contro il Frosinone. Grazie perché è stato una bandiera e un esempio sia calcistico che umano. Il suo addio allo Stadium l'ho vissuto, e quando riguardo la premiazione del suo ultimo scudetto quasi cinematografico, i brividi ancora scorrono per tutta la pelle. Un vero capitano, irripetibile. Grazie. Grazie a Carlos Tevez, per la sua grinta e la sua classe. Grazie a Paul Pogba che, nonostante qualche dichiarazione, ci ha fatto vedere giocate che esprimono l'essenza di questo gioco. Grazie a Zio Pat, Patrice Evra, per il carisma e l'esperienza, ma soprattutto per la faccia che ha messo sugli insuccessi iniziali dello scorso anno. Grazie ad Arturo Vidal, per aver sempre sudato la maglia. Grazie a Fernando Llorente per i gol importanti, per essersi sempre dimostrato un grande professionista anche quando ha giocato meno. Grazie ad Alvaro Morata, per averci permesso di tornare a giocare una finale, e per essersi sempre messo in gioco con impegno, dedizione, e tanto talento. Grazie a tutti. Grazie ai tifosi: un piccolo autoringraziamento va anche a noi, che abbiamo compiuto il viaggio dantesco standovi accanto. Grazie a Giuseppe Marotta e Fabio Paratici per averci regalato, nonostante qualche flop, giocatori straordinari e per aver costruito una squadra fortissima, e soprattutto per essere già al lavoro per migliorarla, anziché sedersi sugli allori di quanto di buono già fatto (Di Marzio parla di uno Schick molto vicino). Grazie allo staff e a tutti i gregari, perché lontano dai riflettori hanno lavorato tutti per raggiungere questo grande successo, che venga o meno la Champions. Grazie a Leonardo Bonucci, per essersi proposto come leader, per aver lavorato su se stesso per poterlo diventare, e per l'immensa classe. Grazie a Giorgio Chiellini, esempio di impegno e forza. Grazie ad Andrea Barzagli, uno dei migliori difensori passati da Torino. Grazie a Dani Alves, perché dopo aver vinto tutto ha deciso di venire alla Juve per riprovarci. Grazie a Stephan Lichsteiner, più di altri, perché ha corso tanto, tantissimo, perché la prima volta che ho esultato allo Stadium è stato per lui. Grazie ad Alex Sandro, l'erede di Marcelo e senza dubbio uno dei terzini più forti al mondo. Grazie a Sami Khedira, Campione del Mondo e pluripremiato centrocampista che ha deciso di sposare la causa bianconera, risultando quasi sempre decisivo. Grazie a Miralem Pjanic, perché non si è abbattuto dopo le prime difficoltà e ha regalato gran calcio nei duetti con Alves e Dybala. Grazie a Juan Cuadrado, perchè ha scelto la Juve nonostante al Chelsea ci fosse un Antonio Conte ad aspettarlo a braccia aperte. Grazie a Gonzalo Higuain, per i gol, la grinta, l'abnegazione e la fame di vittorie che ha mostrato tutto l'anno ed esplicitato nei festeggiamenti di domenica; non aspettava altro che questo momento. Grazie a Paulo Dybala, col cuore, perché chi ama il calcio ama Dybala; un giocatore semplicemente straordinario, un poeta del pallone capace di lavorare e non specchiarsi nella sua vasta, vastissima classe; spero rimanga per tanti anni, perché amo la poesia e perché amo il calcio. Grazie, senza se e senza ma, a Mario Mandzukic, bollato come paracarro da tanti, forse troppi, dei suoi tifosi; sembra che sua madre gli leggesse Al Pacino prima di andare a dormire, perché lui quel centimentro non lo molla, a costo di farsi del male. Si è sacrificato lontano dalla porta, ha corso più di un terzino, ha messo più cattiveria di un centrale, e spesso la classe di un'ala pura. Semplicemente lo spirito Juve in carne ed ossa. Grazie a Gianluigi Buffon, che ha rinunciato ad un Pallone d'Oro scendendo in Serie B, per essere sempre stato un leader nei momenti difficili, per aver salvato la porta quando chiunque altro avrebbe raccolto il pallone in fondo alla rete. Grazie perché, semplicemente, sei il #1. E grazie a Massimiliano Allegri, glielo devo. Quando arrivò non fui affatto entusiasta: stava prendendo il posto del nostro condottiero, le parole di qualche anno prima erano ancora troppo vive, al suo nome si associavano colpi di mercato non troppo esaltanti. Conte gli ha lasciato oneri e onori: un gruppo di uomini, oltre che di calciatori. Ha dovuto sconfiggere lo scetticismo, ha dovuto continuare a vincere abbracciando un'idea di calcio non sua per non sfasciare un giocattolo ben collaudato, errore di presunzione che non gli avrebbe perdonato proprio nessuno. Ha pian piano modificato la squadra senza sconvolgere nulla, continuando a tenere coeso il gruppo e mantenendo viva la fame. Quest'anno il capolavoro: questa Juve ha fatto tutto da sola, ha accumulato i punti e ha deciso poi di perderli, contando su prestazioni al 50% (solo quando era possibile, col Monaco sono state partite giocate tutt'altro che al 50%) per limitare i danni, mentre faceva ricaricare le pile. Grazie al cambio di modulo e a questa gestione perfetta, siamo arrivati a poter già festeggiare due trofei, in attesa di ricevere la lode. Se Conte è stato il Creatore, lui è stato il Demiurgo platonico. Grazie. Meritano una citazione al merito le avversarie, che hanno realizzato, ormai da anni, una media punti sufficiente, in altri campionati, per vincere il titolo; purtroppo per ora c'è una squadra più forte, così forte da rendere muti i commenti su stagioni incredibili (in particolare di Roma e Napoli). Questa Juve non è una squadra, ma una sentenza, al netto di quelli che continuano a riciclare "Rubentus" o varie, perché il serbatoio delle scuse è in riserva. Grazie a tutti, a prescindere dal 3 giugno. Grazie davvero. Manca solo il terzo, ma le partite bisogna giocarle. Io la mia idea me la sono già fatta. Let's fight for Le6end, Forza Juve!