Che il mondo del calcio subisca l'indecorosa sorte della televisione e dello spettacolo in generale, infarcito di gossip e di nulla solo per chiacchierare e stimolare la fantasia dei mentecatti del pensiero libero e comunicativo (social), è inevitabile. Ma, per spendere qualche parola in difesa di un ragazzo che non mi sembra abbia poi fatto niente di così scellerato se non un gesto plateale, non certo peggiore di episodi razzisti o vergognosi sputi, gesti non proprio sportivi come pestoni volontari o risse con calciatori, allenatori, tifosi protagonisti di pagine presto dimenticate dai nostri "media" e mai del tutto contestualizzate come in questo caso, dove Icardi è sotto processo mediatico per nulla in pratica. Cosa avrebbe fatto di così ingiusto? Un gesto come mille altri, provocato per altro da uno alquanto peggio gestito da una tifoseria apertamente ostile solo per una vicenda legata a cosa? Al mondo del gossip, della vita privata, inoltre niente di che, vicenda da romanzo rosa, niente di penale o di incredibilmente spregevole. Una trama da fiction, di quelle cose "da poca cosa" spesso racchiuse nei romanzi rosa e nelle storie da bar o da parrucchiere. Tutto questo addirittura ha scatenato l'ira di una presunta guida spirituale, che come i suoi simili spesso ha la tendenza a immischiarsi in territori non consoni al suo ruolo (mossi da non so quale forza ultraterrena chiamata "voglia di celebrità"), dallo sport, alla politica, alla scienza, alla moralità. Niente di nuovo, in italia siamo abituati a questa schiera di ben pensanti evasori fiscali da 2000 anni di depravazioni e crimini vari che poi si permettono di elargire morali assolute e presunte verità. Mi chiedo se altri gesti in passato, anche peggiori, abbiano scatenato ire mediatiche e processi simili, mi sembra che non sia così ma in un giornalismo incentrato sui social network questa è purtroppo la normalità. Nessuno di noi è amico di Icardi, nessuno di noi può fare un processo sulle chiacchiere e nessuno tra noi (meno ancora i tifosi doriani) è vittima passiva o attiva di questa vicenda. Ciò di cui possiamo parlare è l'Icardi calciatore e mi sembra che da questo punto di vista sia più che buono. Certo evitasse di usare così tanto i social network darebbe meno voce a chi sulle chiacchiere esiste e vive, ma essendo ancora un ragazzo si può capire, dopotutto non va in giro a ubracarsi, doparsi o a fare cose peggiori. Deve ancora imparare, lo farà a sue spese. La colpa non è solo sua, anche di chi costruisce queste storie sul nulla, confondendo l'informazione con il pettegolezzo, ormai ho perso speranza nei media ma non ascoltarli è pur sempre una vittoria.