Ottima visione di gioco, tanta corsa, intelligenza tattica e un gran futuro davanti a sé.
Basta solo questo per delineare la figura di Nicolò Barella, centrocampista del Cagliari e possibile futuro perno del centrocampo della Nazionale italiana.

Classe 1997, Barella sta vivendo la stagione d'oro con la maglia della sua città. Ventotto presenze, tutte da titolare, e sei reti, la prima in Serie A contro la Spal il 17 settembre nel corso della quarta giornata, sono il ruolino di marcia del cagliaritano fino ad ora. Ma c'è molto di più. Perché Barella è un concentrato di tecnica e cattiveria agonistica che farebbe comodo a molte squadre del nostro campionato.
Ma a chi principalmente farebbe comodo? Prendendo le attuali prime sei della classe (dalla Juventus al Milan quindi), la formazione che potrebbe beneficiare soprattutto delle prestazioni del ventunenne sardo è la Roma.

Il centrocampo dei giallorossi è di ottimo livello, ma in fase di impostazione il solo Daniele De Rossi non può bastare, soprattutto se pensiamo che il capitano romanista ha 34 anni e ha bisogno di un pari ruolo di livello, cosa che non è stato fino ad ora Maxime Gonalons. Nel 4-3-3 del tecnico giallorosso Eusebio Di Francesco poi Barella potrebbe anche essere utilizzato come mezzala, ma non alla Radja Nainggolan che punta soprattutto sugli inserimenti, ma alla Kevin Strootman, creando quindi gioco e cercando di rompere quello avversario. Un trio di centrocampo tutto azzurro con De Rossi e Lorenzo Pellegrini poi non sarebbe di sicuro da buttare per la squadra della capitale.

Seconda squadra in questa particolare classifica è la Lazio. E i motivi sono gli stessi della Roma. Il play titolare di questa stagione, Lucas Leiva, seppur stia giocando un'ottima stagione, se poi pensiamo che è al suo esordio in Italia dopo un decennio in Premier League è ancora più incredibile il suo rendimento, necessita di un partner nel ruolo di livello, così come la coppia composta da Marco Parolo e Sergej Milinkovic-Savic.

Terza squadra la Juventus. Dal giorno dell'addio di Andrea Pirlo i bianconeri si sono trovati senza un vero costruttore di gioco. Massimiliano Allegri ha provato con Claudio Marchisio, ma gli infortuni lo hanno limitato, e Miralem Pjanic, mai però apparso come nelle stagioni a Roma, mentre gli acquisti di Blaise Matuidi e Sami Khedira invece sono arrivati per coprire zone diverse del campo. In estate la dirigenza bianconera ha tentato l'assalto a Corentin Tolisso, ma l'ex Lione ha preferito il Bayern Monaco.
Ecco perché quindi Barella, che ovviamente non è Pirlo, potrebbe rappresentare una ventata di aria fresca in una Juventus che vuole, e deve, ripartire dai giovani per tentare, magari non subito, nuovamente l'assalto alla Champions League.

Quarto posto per il Milan. I rossoneri al momento nel ruolo hanno sotto contratto Lucas Biglia, Riccardo Montolivo e Manuel Locatelli. Sui primi due la carta d'identità inizia a farsi pesante, il primo ha 32 anni mentre il secondo 33 (hanno ancora almeno due-tre anni di carriera davanti sia chiaro ma a quale livello?), mentre il terzo è molto giovane ma sembra non fare il salto di qualità che ci si aspettava. Non è quindi impossibile e sbagliato ipotizzare ad un Barella in rossonero, soprattutto se pensiamo poi che il Milan necessita di forze fresche in mezzo al campo (la stanchezza di Frank Kessié che non ha sostituti è la prova lampante di quanto necessiti di una rosa più lunga il Diavolo). Ultime due formazioni di questa classifica sono l'Inter e il Napoli. Partiamo dai nerazzurri che nel ruolo dispongono già, al netto delle possibili cessioni estive, di Roberto Gagliardini, Matias Vecino, Marcelo Brozovic e Borja Valero. Quattro giocatori che possono vestire la maglia da titolare, che senso avrebbe quindi per Barella spostarsi nella Milano nerazzurra?
A Napoli il discorso è simile vista la presenza in mediana di Jorginho e Amadou Diawara e come mezzali del capitano Marek Hamsik, del polacco Piotr Zielinski e dell'instancabile Allan. Maurizio Sarri poi, sempre se sarà ancora lui l'allenatore del Napoli nella prossima stagione, come sappiamo è propenso a dare spazio principalmente a non più di cinque giocatori per ruolo, cifra già rappresentata a centrocampo dai nomi già citati.

Per questo, la "vittoria" quindi va alla Roma, tallonata dalla rivale cittadina e da una Juventus che, se guardassimo solamente al lato economico, sarebbe invece la maggior indiziata a potersi assicurare Barella. Questa classifica ideale è stata fatta infatti senza tenere conto dei 50 e più milioni che il Cagliari è pronto a chiedere per il proprio gioiello. Sta di fatto che Barella è il prossimo pezzo da novanta del mercato italiano, nella speranza che la squadra che riuscirà ad accaparrarselo riesca a farlo definitivamente esplodere.