Fuga di cervelli... o fuga di talenti? Sono diversi i giovani italiani che, non trovando spazio nel nostro campionato, sono costretti giocoforza a mostrare le proprie qualità all'estero. Cervelli e talenti, dunque: "cervello" perchè è una scelta spesso non facile, ma talvolta necessaria se si vuole trovare maggiore spazio e arricchire il proprio bagaglio come calciatore "talento" e come ragazzo/uomo. L'esperienza fuori dal nostro continente è di per sè formativa in tutti i campi della vita: dall'Erasmus universitario al confronto nel mondo del lavoro con i colleghi di altre realtà, il vivere nuovi ambienti e situazioni permette di avere una visione più globale del calcio e non solo. Come frenare questa fuga, inserendo sempre più giovani e abbassando l'età media delle nostre formazioni? Sono diverse le possibili soluzioni, sempre attuali e (forse mai troppo) dibattute: osservando la Spagna, la cosiddetta "cantera" è capace di sfornare con il lavoro e la programmazione giovani pronti per la prima squadra e fare il grande salto. L'inserimento è quasi immediato: giocando sempre un tipo di calcio, i meccanismi e l'intesa con i nuovi compagni sono quasi del tutto naturali. In Olanda, l’esempio dell’Ajax è da considerarsi un vero e proprio modello internazionale, in questo senso. A volte, secondo le leggi non scritte dello sport, il miracolo accade e il pronostico può essere ribaltato. Nella famosa magia della FA cup, Coppa Inglese, l’abbinamento degli incontri tra le squadre non pone limiti: nei vari turni, una “big” può incontrare formazioni di categorie inferiori o piccoli club dilettanteschi, capaci di compiere o avvicinarsi all’impresa, come la storia insegna. Si potrebbe sperimentare un modello simile per rivitalizzare la nostra Coppa Italia? Pazienza, programmazione, fiducia nei giovani e investimenti per strutture complesse dove potersi allenare e coltivare i valori dello sport: nuove generazioni passano attraverso il lavoro della scuola e dell'educazione al rispetto e alla lealtà, presupposto per tifosi e calciatori di domani.