La nazionale cambia volto dopo il disastroso mondiale. Ripartiamo con Antonio Conte, una guida carismatica che, speriamo, possa creare una squadra a sua immagine e somiglianza, proprio come alla Juventus. Ci troviamo in un momento storico in cui il calcio italiano ha più dubbi che certezze, un paese che non investe più. Prima c'era l'imbarazzo della scelta su chi convocare, ora i ct hanno scelte quasi obbligate. Non ci sono i giovani che bruciano le tappe come in passato(vedi Bergomi, Pirlo, Nesta, Baggio, Totti, Del Piero e la lista potrebbe essere più lunga), non abbiamo più una linea difensiva invidiata da tutto il mondo. Nonostante però questo momento di nostalgia che evidenzia i problemi del calcio italiano attuale, nutro una forte speranza nel nuovo corso. Antonio Conte, che stimo tantissimo, mi trasmette fiducia, ha dimostrato di essere un vincente e ha saputo mettere al suo fianco persone vincenti come Oriali. Mi impressiona la sua personalità nelle scelte, ha saputo finalmente lasciare a casa Balotelli, ha dato una possiblità a Pellè che, a mio avviso, la merita tutta. C'è un progetto in atto, si vede l'entusiasmo di questo nuovo corso di intraprendere una strada vincente, che ha come primo obiettivo la conquista dell'Europeo. Una nuova idea di gioco, una nuova mentalità, un approccio diverso alla partita. Probabilmente ancora questa nazionale non ha ancora impressionato ed è anche giusto che sia così; si sa, noi italiani non siamo mai soddisafatti del tutto, ma l'approccio di questa nazionale è un buon punto di partenza. Bisogna avere fiducia e darla a questa nazionale, togliamoci di dosso il pessimismo(seppur logico) derivante dagli ultimi due mondiali, eliminiamo la tensione trasmessa dai media, parliamo meno di Balotelli e nutriamo delle speranze per questi giovani che avanzano. Ogni grande arrivo ha alle spalle una buona partenza e, credo, che Conte abbia inziato bene questa gara.