Un inizio così non si vedeva in casa Real da circa 20 anni e la gravità della situazione è da codice rosso.   
Forse si è persa la fame di vittoria, probabilmente qualche senatore vorrebbe cambiare aria per cercare nuovi stimoli, può darsi anche che i Blancos giochino realmente solo quando sentono la musichetta della Champions ma sono tutte ipotesi che non daranno una soluzione. Ciò che è certo in questo momento è la gestione dello spogliatoio e del campo di Julen Lopetegui. Si tratta di una storia che era iniziata nel peggiore dei modi quando, mettendosi d'accordo con Perez mentre era alla guida della nazionale spagnola per affrontare i Mondiali, venne silurato dalla federazione. A questo polverone bisogna aggiungere anche l'enorme pressione che doveva sopportare per sostituire Zidane, il quale aveva una pesante eredità.                                                                                                                                               
Lopetegui non ha convinto per diversi fattori, innanzitutto per personalità nel gestire uno spogliatoio di primedonne poichè era abituato a lavorare nel ruolo di ct e principalmente nelle nazionali giovanili, per sistema di gioco perchè non è riuscito a convincere la squadra delle sue idee ed era ancora alla ricerca della formazione migliore e perchè non aveva trovato un modo per sostituire il miglior cannoniere della storia del Real.                                                           
Ora si parla di Antonio Conte che è stato additato, dai rumors vicini alla casa madrilena, come successore di Lopetegui. Parliamo di un tecnico vincente, maniacale dal punto di vista tecnico-tattico, grande uomo spogliatoio, condottiero che è in grado gestire calciatori importanti.                            Il Real che stiamo vedendo in questo inizio di stagione è vuoto nella mente e nel fisico e il Clasico di ieri ne è stata la prova incofutabile. Il Barcellona avuto praticamente il dominio del gioco, nella zona nevralgica del campo i costruttori del gioco blaugrana si muovevano e muovevano il pallone a loro piacimento, difesa che veniva spesso e volentieri sorpresa dalle incursioni. Il Real faceva poco pressing, faticava a creare azioni degne di nota e a bordo campo si vedeva Lopetegui affranto e soncertato.                                                                                                     
Ora c'è bisogno di un Conte per una panchina reale e non solo per mera questione titoli nobiliari.                       
Con il senno di poi sicuramente è facile, ma come sarebbe finita e che derby avremmo visto con Conte in panchina?