Dopo la partita di ieri sera, credo che tutti gli italiani appassionati di calcio abbiano capito la differenza che passa tra un allenatore, un selezionatore ed un motivatore.

Il nostro coach è un allenatore adatto a squadre che non devono essere soggette a pressione di nessun tipo; ieri sera, ha ampiamente dimostrato di non essere all'altezza di sedere su quella panchina. Non ha le idee chiare su come schierare la squadra, sugli uomini da utilizzare né è in grado di modificare in corsa, un atteggiamento tattico che, tolti i primissimi minuti, è stato chiaro a tutti che avremmo, come minimo, sofferto. 

Partiamo con un 3-5-2 che dovrebbe darci un vantaggio a centrocampo, visto che gli svedesi sono schierati con un 4-4-2, invece, dopo poche battute vediamo un'Italia che soffre soprattutto sulle seconde palle, soffre la fisicità dei gialli-blu e anche quando riusciamo a rubare palla, le ripartenza sono lente e macchinose, perché non si riesce a dare fluidità alla manovra, in quanto gli interpreti del nostro centrocampo sembrano "imballati".

Chiudiamo il primo tempo con il misero bottino di un'azione da gol ad inizio partita (Belotti) e tutti ci saremmo aspettati nel secondo tempo un cambio di modulo che prevedesse l'ingresso di giocatori più  propensi alle ripartenze, per aggirare la linea difensiva vichinga che, fino a quel momento, aveva fatto un figurone nei confronti di una prima punta immobile (di nome e di fatto) e l'altra punta (Belotti) che vagava per il campo alla ricerca di un'identità tattica.
Candreva metteva dei cross al centro dell'area che partivano praticamente da centrocampo, quindi, inutili, perché è evidente che giocare esterno d'attacco in un 4-2-3-1 (come nell'Inter) è tutt'altra cosa che giocare esterno di centrocampo in un 3-5-2.

Un cambio di modulo e di interpreti nel secondo tempo sarebbe stato il minimo un 4-3-3, Buffon, Chiellini, Barzagli (o Bonucci), Darmian, Florenzi, De Rossi, Verratti, Jorginho (o Gagliardini), Insigne, Immobile, Candreva (o Bernardeschi).
Un modulo che avrebbe dato spazio a giocatori di qualità (Insigne, Bernardeschi) di esprimere nel proprio ruolo le enormi potenzialità, anziché utilizzare il povero Insigne come supporto di un centrocampo, fino a quel momento, fin troppo macchinoso.

Ma il buon Ventura che di viso ricorda Gargamella, il cattivo dei Puffi, come lui, punisce il "Puffo fantasioso" (Insigne), non schierandolo dall'inizio e, quando costretto dagli eventi, ad inserirlo; gli dà dei compiti fuori da quelle che sono le sue caratteristiche, quasi a voler dimostrare a tutti gli italiani che, anche con Insigne, non si sarebbe risolto il problema.

Ma il problema vero è Ventura che ha il coraggio di lamentarsi della fisicità eccessiva degli svedesi e di un arbitraggio poco favorevole a noi, augurandovi di trovare a San Siro un arbitro che "pareggi", i "torti"subiti. Mi chiedo che partita ha visto Ventura: in 95 minuti, siamo riusciti a creare solo due situazioni pericolose (Belotti, Darmian) contro una squadra ampiamente inferiore al nostro potenziale.

La cosa corretta sarebbe che il nostro Mister si facesse da parte ora, senza aspettare Lunedi, perché se la premessa è quella di ieri sera, la possibilità che l'Italia vada al mondiale sono le stesse che ho io di portare Belen fuori a cena stasera!!!!!

Un consiglio Mister: umiltà e lavora sulla testa dei ragazzi, perché quando vuoi raggiungere un traguardo è la testa che ti dà le giuste motivazioni, non le parole dette a caso o le lamentele (peraltro ingiustificate), solo così potrai evitare che la DISAV....VENTURA mondiale possa diventare un' AV...VENTURA da vivere insieme!