Francesco Totti, nato a Roma il 27 settembre 1976, è un ex calciatore italiano.
Tutto il suo percorso calcistico si svolge alla Roma, la squadra della quale è stato capitano dal 1998 al 2017.
Viene da una famiglia con valori semplici, valori che ha mantenuto propri  nonostante il successo.
Le sue doti di semplicità e di onestà, che hanno permesso di creare un legame stretto e affettivo con il grande pubblico e i tifosi, lo hanno accompagnato in tutta la sua vita.
Questa sua schiettezza e semplicità la dimostra in campo, nelle  sue interviste e  in generale in tutti i suoi  approcci mediatici.
La Roma è stata la sua vita, la sua bravura calcistica lo avrebbe potuto portare ovunque, ma il suo cuore lo ha tenuto nella capitale: ''un capitano c’è solo un capitano'' è lo slogan che lo ha accompagnato per tanti anni e che ha unito tanti tifosi .
A tale proposito ricorderei la famosa rinuncia del campione alla squadra del Real Madrid, che gli avrebbe permesso maggiori guadagni economici, maggiore visibilità internazionale e la possibilità di vincere più titoli europei e interni al campionato spagnolo.

Nella sua carriera ci sono stati degli eventi calcistici collegati alla sua vita privata che, seppur semplici, sono rimasti nella storia: quando segnò il gol al derby e lo dedicò a sua moglie Ilary Blasi con la maglietta con scritto ‘’6 unica!’’, tutte le sue esultanze che sono entrate nella cultura popolare romana, il dito in bocca con il quale ha festeggiato tanti gol dedicato a sua moglie Ilary o come il selfie sotto la curva che è diventato un evento mediatico di grandi proporzioni.
La sua troppa naturalezza e il suo impeto gli hanno fatto commettere però anche degli errori, come quando fece a Tudor, giocatore della Juventus dei gesti come per dire ‘’stai zitto e vai a casa’’ o il calcio a Balotelli o lo sputo a Poulsen.
Questi sono tutti comportamenti professionalmente e eticamente errati, ma che da una parte lo hanno avvicinato ancor più al suo pubblico, perché hanno dimostrato i suoi difetti e le sue fragilità .
Riguardo gli ultimi anni della sua carriera calcistica notiamo un maggior apprezzamento da parte del pubblico italiano in generale, basti pensare a quando faceva uno dei suoi gol strepitosi e tutto lo stadio era pronto ad applaudire o come fosse molto seguito nelle trasmissioni.
Totti è sempre stato messo in buona luce oltre che dai suoi tifosi anche dai suoi colleghi calciatori come De rossi, Aquilani, che sono diventati molto amici, giocatori con cui ha giocato insieme, con cui ha vinto il mondiale ma anche amico con giocatori di squadre avversarie come Del Piero.

Il 28 maggio 2017 è considerata una data memorabile per qualsiasi tifoso della Roma, Roma-Genoa terminata 3-2 per i giallorossi e Francesco Totti giocava l’ultima partita da calciatore della Roma e della sua carriera.
Quel giorno ha chiuso un cerchio lungo 25 anni di gol, record, trofei e amore.
Memorabile lo striscione dello stadio olimpico ‘’speravo de morì prima’’, gli applausi ad ogni tocco del numero 10, gli occhi pieni di lacrime suoi e della quasi totalità del pubblico che assisteva sia da casa che allo stadio.
Francesco Totti non  è stato solo un grande calciatore, ma anche un personaggio mediatico: sono usciti suoi libri, film e serie dedicate a lui,  sue pubblicità e sue promozioni.
Anche come personaggio mediatico è risultato vincente, visto i grandi riscontri positivi che ha avuto.
Tra l’altro il grande campione lo fa anche il fatto, che parte dei suoi guadagni sono andati anche in beneficienza e  che lui come uomo non si è mai tirato indietro né nel firmare un autografo, né nel fare una foto né negli approcci interpersonali .
Il suo lato umano, la sua semplicità e la sua disponibilità sono le caratteristiche che lo hanno reso campione nella vita oltre ad esserlo nel calcio.