Cinque cambi che fanno la differenza. La avrebbero fatta anche tre, in determinate squadre, ma cinque pesano di più. Tre cambi ben fatti li lodi, cinque non va bene, è come partire con gli assi in mano in una partita a poker.
Mi gasa molto questa cosa del poker, perchè alla fine, come nella vita, due volte su tre chi fa il gallo non ha in mano una beneamata mazza. Mi sembra una metafora che si intona bene con la situazione, perchè dopo anni in cui si fa sfarzo delle panchine lunghe e pesanti, notasi titoloni altisonanti e roboanti, come: "Una squadra a caso ha una seconda squadra in panca che può vincere le partite", "La panchina di una squadra a caso è così forte che potrebbe formare una squadra titolare capace di vincere il titolo". Titoli veri, eh. Mica inventati. Dico una squadra a caso per tutelare l'anonimato, che se dico che si parla tipo, chessò, della Juve, poi sembra che i discorsi scaturiti dalla partita di Inter-Fiorentina, sono accanimento intenzionale e in malafede. No, non è quello che dico. Lo penso, ma non lo dico. Da bravo politicante non praticante.

Veniamo al dunque, le mie riflessioni si sono fermate su questi discorsi disfattisti che vedono i cinque cambi come la minaccia maggiore esistente dai tempi in cui il Var funzionava bene, prima che per riportare gli equilibri lo rivedessero ridando potere agli arbitri, con un sospiro di sollievo da parte di una squadra a caso qualsiasi.
Perché non funzionano? Perché sono "sbagliati"? Perfino "ingiusti"? 
Consentono di tutelare la salute dei giocatori all'interno di impegni prolungati, il che mi sembra positivo. A nessuno piace vedere giovani ventunenni spaccarsi muscoli e ginocchia sul campo più di quanto serva. Mi sembra cosa buona e giusta. Quei giovani consente inoltre di lanciarli più serenamente in situazioni favorevoli. Sento piangere da vent'anni per il fatto che in Serie A non lanciamo i giovani, potrebbe essere l'occasione giusta per sviluppare una nuova mentalità utile a integrarli gradualmente come cambi di "salvaguardia" nelle partite più serene e testarli. Ok, va bene. A chi non piace?

Stravolge l'impostazione tattica delle partite. Ok, lo capisco. Ma non capisco perchè sia un male. Chi lo dice, lo ha spiegato? Non mi pare. Nel calcio incide l'allenatore con la migliore visione tattica all'interno del match, dare una maggiore profondità tattica alla partita mi sembra un modo di avvalorare e far venire fuori al meglio le capacità e l'apporto di un allenatore al match. Mi pare che Inter-Fiorentina sia stata una bella partita in cui hanno inciso le scelte tattiche migliori, com'è giusto che sia. Meglio che far incidere un enorme deretano o un errore arbitrale a caso, comunque, cose che vediamo senza alzare polveroni.
Eh, ma chi ha la panchina migliore è facilitato e avvantaggiato. Già, vero. Chi ci aveva pensato. Certo che però mi pare che l'acqua fresca sia già stata scoperta. Da quando avere la rosa migliore è un difetto? Da quando ne approfitta anche una squadra che a qualcuno non piace? Come squadra riesco a costruire una buona panchina, oltre a una prima squadra, valorizzo il ruolo delle riserve e rendo le partite meno statiche e "catenacciose" cambiando meglio l'impostazione a partita in corso e mantenendo ritmi più alti e godibili, con più sostituzioni. Più spettacolo e la squadra migliore avanza. Non mi spiego ancora dove risiede la famigerata ingiustizia. Magari nei preconcetti e nell'abitudine a vedere un calcio diverso? Il var è già quì, rovinato e menomato ma c'è, lo sport è già cambiato, se i cinque cambi danno meriti e spettacolo, oltre che salute, ben vengano, i problemi sono altrove.  

Nella testa di chi crea problemi per il gusto di crearli o perché gli fanno comodo e in quella di chi invece di pensare a quali sono i veri problemi si arma di lancia e corre contro i mulini a vento. Ci sono tanti bei Ribèry nel mondo del calcio che sarebbero ottimi a fine carriera nelle panche di squadre di media classifica e che aumenterebbero lo spettacolo, sono le persone che gestiscono e quelle che guardano che devono evolversi per prime però: se poi si vuole restare a stagnare negli stessi brodi e leggere di fair play che non funzionano, di campionati mai nemmeno iniziati e già finiti e di problemi che non andrebbero nemmeno creati e che non sto a menzionare, perchè ci siete arrivati tutti, allora stagniamo come nell'ultimo decennio e puntiamo il dito ai cinque cambi.
Tanto un pozzo per una rana basta e avanza, lasciamo che la rana sia regina del pozzo e ignoriamo il mondo di fuori.