Da tre mesi a questa parte sulla panchina del Bologna, capoluogo emiliano noto per i portici, è approdato un condottiero serbo che risponde al nome di Sinisa Mihajlovic, già conosciuto in serie A per il suo passato da giallorosso, blucerchiato, biancazzurro e nerazzurro.

L’ex centrocampista, amatissimo dai bolognesi, non ha solo contributo alla quasi certa permanenza nella massima serie ma ha, soprattutto, rivoluzionato il loro gioco, svegliando gli animi dei calciatori e rendendo pilastri portanti giovani talentuosi come: Pulgar, abile rigorista, Orsolini, Sansone, Storupski e Dijks, considerato l’arma in più del Bologna. 

Pertanto, dopo aver totalizzato ben 8 vittorie, il Sergente, così conosciuto per via del suo forte temperamento, ha dimostrato che i suoi 11 titolari, per meglio dire i suoi 11 leoni, non hanno nulla da invidiare alle altre squadre, visto il loro bel gioco.

Per concludere, ritengo che se Sinisa resterà nella dotta città, così definita poiché lì nacque la più antica università del mondo occidentale, potrà giocarsela a viso aperto facendo il modo che, il Bologna, risulti la vera rivelazione del campionato 2019/2020.

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