Ancelotti, Conte, Sarri e Giampaolo si apprestano ad iniziare la preparazione nelle loro squadre in vista del campionato 2019/2020. Un campionato che probabilmente (si spera) sarà più combattuto degli ultimi anni: la Juventus da otto anni consecutivi si porta a casa lo scudetto senza trovare grandi ostacoli. Questo assieme ad altri fattori ha reso il nostro campionato poco appetibile nel resto del mondo. Napoli, Milan, Juventus e Inter puntano tanto sui loro allenatori: vediamo chi sono, e quali sono le loro filosofie e i loro possibili traguardi.

Partiamo dall'allenatore del Napoli, che sta cercando attraverso un mercato mirato di colmare ulteriormente il gap con la Juventus. Carlo Ancelotti è di sicuro il più "titolato" tra i quattro. Ha allenato tra le tante Juventus, Real Madrid, Chelsea, Bayern Monaco, Milan, Paris Saint-Germain e come detto il suo palmares è ricchissimo: 1 Coppa Italia,1 Campionato italiano,1 Supercoppa italiana, 1 Community Shield, 1 Campionato inglese, 1 Coppa d'Inghilterra, 1 Campionato francese, 1 Coppa di Spagna, 2 Supercoppa di Germania, 1 Campionato tedesco, 1 Coppa Intertoto, 3 UEFA Champions League, 3 Supercoppa UEFA, 2 Coppa del mondo per club. Oltre questi ha ricevuto dei riconoscimenti personali tra i quali: 2 Panchine d’oro, 2 Oscar del calcio e numerosissimi riconoscimenti nei campionati in cui ha lavorato. Si tratta di un allenatore molto duttile, che sa adattare i suoi concetti di gioco semplici a molti moduli diversi. Passa dal 4-3-3 al 4-2-3-1 in base alle esigenze e ai risultati. Non è un allenatore affezionato ai numeri o ai moduli, però non è neanche un allenatore sistemico. Il suo calcio è fatto di concetti elementari: preferisce giocare sfruttando la superiorità numerica prima che quella posizionale, il suo pressing è orientato all'uomo, sfrutta l'ampiezza del campo nella sua totalità. Ma lasciando da parte i moduli quello che salta all'occhio dei tifosi e degli addetti ai lavori e la sua flemma, una componente molto atipica per chi fa il suo mestiere. Oltretutto questa sua particolarità lo porta a curare molto l'aspetto umano. Tra i tanti estimatori c'è un certo Cristiano Ronaldo che ha avuto Ancelotti al Real Madrid. Ma sono veramente tanti gli attestati di stima da parte di giocatori, allenatori e giornalisti nei suoi confronti. Insomma pare di trovarsi di fronte all'unico allenatore al mondo che riesce a controllare le emozioni e i cambiamenti di stati d'animo che una partita ti dà, l'unica cosa che mister Ancelotti non può controllare è quella simpatica espressione che le sue sopracciglia le procurano. Lui stesso dice: "Non posso controllare le mie sopracciglia. A volte mi capita di vedere una mia intervista e sono davvero stupito da quanto le mie sopracciglia si muovano su e giù, senza nessun controllo. Ma non c'è nessun motivo segreto..."