Cambiare modulo proprio ora che la squadra comincia a girare a dovere? È una follia... o forse no! Questo modulo che ultimamente sta facendo le fortune di mister Gattuso non sará sostenibile con il calendario stretto del mese in corso, e ora andremo ad analizzarne il motivo. Il problema è facilmente identificabile: Suso e Cahlanoglu non hanno sostituti. In particolare in caso di assenza dello spagnolo la squadra perde di imprevedibilità e il livello tecnico si abbassa di molto, e il 4-3-3 diventa inefficace. È impensabile che lo spagnolo e il turco possano giocare tutte le partite, dunque urge trovare una soluzione.

Osservando tutte le partite dei rossoneri sono rimasto piacevolmente colpito nei momenti in cui la squadra si è schierata con il 4-4-2, ovvero nei secondi tempi con Bologna e Lazio (Coppa Italia): la squadra copriva meglio il campo e la presenza di due punte manteneva preoccupata la retroguardia avversaria, è in quei momenti che il Milan si è espresso al meglio. Questo modulo permetterebbe di schierare e valorizzare due punte avendone a disposizione tre (più eventualmente Borini) e allo stesso tempo permetterebbe di far riposare a giro uno tra Calhanoglu, Suso e Bonaventura. Quest'ultimo passerebbe al ruolo di esterno di centrocampo, dove negli anni scorsi ha fatto vedere le cose migliori, e permetterebbe a Gattuso di sfruttare al meglio la rosa a sua disposizione oltre alle energie. Sono convinto che la squadra farebbe un salto di qualità, specialmente a livello di pericolosità offensiva, ma come visto i vantaggi sarebbero molti. Gattuso, fidati, non è follia: cambiare ora sarebbe una scelta coraggiosa, ma può evitare un calo che altrimenti inevitabilmente colpirà la squadra nelle prossime settimane.