''...Non temere il forte, temi il debole perchè ha sempre qualcosa da dimostrare...'' Un detto perfettamente descrittivo dello spirito della nostra nazionale di calcio e forse di tutti gli italiani in generale. Personalmente mi è tornato in mente (era l incipit di un noto videogames) mentre vedevo la copia meno brillante della nostra nazionale ammirata nel trionfale europeo contro un avversario non certamente irresistibile come i bulgari con il conseguente modesto pari che questi ultimi ci hanno imposto. Intendiamoci: non è stata una brutta Italia ma non è stata neppure quella bellissima vista all Europeo. Ricordiamoci infatti che con una prestazione non troppo diversa da quella di ieri quella ci siamo scontrati contro il muro svedese ci ha negato l'ingresso nei mondiali in Russia. 

Ogni qual volta, in effetti, ci siamo ritrovati nella condizione di dover dimostrare qualcosa con tutti i pronostici contro, abbiamo incantato e vinto. Di contro, quando partiamo con il favore dei pronostici o da campioni in carica perdiamo la nostra grinta, il nostro carattere, la nostra rabbia, il nostro genio, il nostro cinismo.
Lo dicono in tantissimi: Gli italiani sono forti soprattutto nella difficoltà. E la nostra nazionale non è da meno a quanto pare. Lo dice la nostra storia calcistica e non.  
Molti di noi non erano ancora nati ma tutti sanno che nel legendario trionfo dell 1982 l'Italia si presentava dopo un campionato di calcio pieno di scandali fra calcio scommesse e silenzio stampa.

Non troppo diversa la situazione nel più recente 2010 con il calcio italiano appena uscito e devastato a livello di immagine da calciopoli. La nazionale si presenta quindi a casa degli antichi rivali tedeschi senza che nessuno le desse mezza lira bucata e invece vincemmo quel mondiale contro la fortissima Francia di Zidane battendo , fra gli altri, proprio la favoritissima Germania in semifinale. 

Ed ecco infine il recentissimo europeo 2020 spostato quest'anno causa covid-19 e prima competizione ufficiale dopo l'umiliante assenza al mondiale russo.  l'Italia, presentata al massimo come un outsider di medio peso, secondi i pronostici era dietro a nazionali come la Francia, Germania, Spagna, Belgio ed Inghilterra. Eppure abbiamo trionfato a sorpresa anche in questa occasione battendo 3 delle 5 favorite per il titolo e giocando un calcio spettacolare e convincente.
Sembra quasi che la voglia di rivalsa, di rivincita siano la nostra benzina. Il fatto di non essere considerati come i più forti ci dia quel plus, quella spinta per dimostrare a tutto il mondo che, se vogliamo, noi italiani possiamo battere tutte le avversità e vincere contro tutto e contro tutti.
La nostra più grande incapacità non risiede quindi nel  saper o nel voler dimostrare (perchè in questo siamo indiscutibilmente i numeri uno a livello mondiale) ma piuttosto nel saperci o nel volerci confermare come se, paghi dopo un trionfo, non più sentiamo l'esigenza di averne altri. E questo è un male. 
Non dimentichiamoci che quella forza e quella spinta di cui parlavo prima probabilmente ha un nome e si chiama umiltà. La stessa umiltà che abbiamo avuto nel mondiale in germania e nel recente europeo itinirante. La stessa umiltà che viene dopo una bastosta in mezzo ai denti e ti rende lucido perchè ti fa capire che sei solo un essere umano. Ed in questi momenti solo i veri uomini sanno rialzarsi, mettersi in gioco e ritrovare il coraggio, l'ingegno, la determinazione. Perchè la vera forza sta proprio nel sapersi rialzare dopo un umiliazione, una sconfitta, un fallimento. Ed in questo, come detto, siamo bravi. Ma quando ti sei rialzato e hai vinto poi viene appresso un'altra difficoltà ancora maggiore, direi uno scoglio insormontabile: restare sempre e comunque UMILI perchè non devi MAI dimenticare che è proprio grazie a questa umiltà che hai vinto...
FORZA ITALIA!