Era il 2019 quando Lukaku trovò una nuova casa, quella nerazzurra. Una stagione super condivisa con il “fratellino” Lautaro ed il “padre adottivo” Antonio Conte, una stagione che lo vide affermarsi tra i migliori 5 attaccanti del mondo, in quel momento, grazie alle sue grandi prestazioni.

Poi qualcosa si ruppe, l’Inter doveva vendere, molto probabilmente uno tra lui e Lautaro, e così il belga decise: ritornare al Chelsea per conquistare quella che, un giorno, avrebbe voluto fosse casa sua, nonostante prima ne fu cacciato.

Non passa neanche metà stagione e Lukaku ci ripensa: “Voglio tornare all’Inter” dirà… un giocatore pagato 110 milioni che dichiara pubblicamente in TV di voler tornare nella vecchia squadra. Da qui i Blues si ritrovano un separato in casa in rosa, un giocatore che vuole andarsene ma che a bilancio costa ancora troppo.

Il prestito secco all’Inter è la soluzione ideale, lui torna dove è diventato grande ed il Chelsea non gli paga lo stipendio. Se tutto fosse andato come doveva andare nei piani del Chelsea oggi i Blues avrebbero 40 milioni in più e l’Inter di nuovo la super coppia “Lu-La”.
E così di nuovo non è, Lukaku litiga con l’Inter, flirta con Juve e Milan ma non riesce a trovare squadra. Dice no alle offerte dall’Arabia Saudita… i soldi non gli interessano, almeno per ora.

Lukaku vuole sentirsi amato e Roma è la piazza giusta in cui ricominciare. Romelu è un bambino dentro: dispettoso (i litigi con Inter e Chelsea), voglioso di amore (la scelta di ritornare all’Inter) e, come tutti i bambini fuori dalle righe, ha bisogno di qualcuno che lo motivi e che lo sproni, ogni giorno.
La figura del “padre adottivo” che fu Conte, che lo portò ad essere il vero ed incredibile “Big Rom”, la sta ritrovando in José Mourinho.
A Lukaku servono un sergente che lo tenga in riga ed una piazza che lotti per lui e che loro lo supportino nonostante tutto e tutti. Se serviva una dimostrazione che la piazza lo avrebbe amato beh… basta rivedere le immagini del suo arrivo all’aeroporto a Ciampino.

A Roma ha tutto questo ed avrà, molto probabilmente, l’ultima occasione per essere il vero Big Rom che, una volta, i tifosi nerazzurri amarono.
I Friedkin si fidano di lui, Mourinho si fida di lui e i romanisti si fidano di lui: ora tocca a Lukaku dimostrare di non essere più un “bambino dispettoso” ma un uomo, magari un campione.