Ebbene sì!
La risoluzione consensuale di Antonio Conte e dell'Inter, tre soli giorni dopo i festeggiamenti, apparentemente sono state clamorose! Io nonostante sia un accanito tifoso nerazzurro, nonostante abbia criticato Antonio in alcune fasi della passata stagione, non sono rimasto sorpreso dalla decisione. Nonostante la grande soddisfazione del Mister, la strepitosa annata della squadra, l'aver creato un gruppo meraviglioso e il faraonico ingaggio, l'uomo del Salento ha detto "no". "No" dettato da tanti motivi; in primis la mancanza e la vicinanza della Proprieta', il ridimensionamento, la mancanza di prospettive di crescita, la consapevolezza di perdere almeno un big per fare cassa; motivi che contrastano con la "sete" di Vittoria di Antonio. Un allenatore abituato a dare il 130% non puo' accettare cio'!
A mio avviso Conte non ha sbagliato: non deve essere accusato di non capire il momento economico della societa' o di essere un mercenario,  ma ha semplicemente capito che restando non avrebbe potuto ambire ancora ad alti livelli. Come dargli torto? Se pensa di valere tanto e di essere un vincente, perche' restare in una societa' con obiettivi di ridimensionamento? Se posso avere una Ferrari, perche' devo correre con una "Golf"? Avrà gia' deciso: Madrid o Tottenham, come dargli torto con due societa' così prestigiose? Io da interista non lo condanno ASSOLUTAMENTE, anzi lo capisco! Si sentira' il vuoto, ma Marotta, vecchio volpone, sapra' come sopperire.

Ne sono sicuro, perdendo qualcosa ma lasciando alto il livello della squadra. Sono fiducioso! Su tifosi interisti NON ABBATTIAMOCI! Se non si agisce come ha operato il Milan, tra qualche anno si rischia di scomparire.
Forza e coraggio, comunque AMALA.