E meno male che Solkijaer a inizio stagione ha esordito dicendo che lo United non aveva bisogno di vendere. La verità è che non può più comprare. Con una rosa ridotta all'osso la società si era prefissata due obiettivi per gennaio, un attaccante, la promessa Haaland, e un centrocampista, il portoghese Bruno Fernandes.
Il primo è già votato al Borussia Dortmund, perchè lo United si permette di combattere e perdere anche una guerra sotterranea con Mino Rajola. Non voleva pagargli la commessa in caso di rivendita del norvegese. Parrebbe incredibile, ma il principale nemico dei Red Devils è il super procuratore che ha portato via Lukaku, congelato Pogba, e vanificato il gioiellone Haaland.
Rajola se la ride del disastro perchè presto farà partite pure Lingaard altro desaparecido di questa stagione incredibile. Fernandes invece costa troppo rispetto alla valutazione mancuniana, 15 milioni più o meno a dimostrazione che il club non se la sente di spendere  una cifra simile per un giocatore che per ora si è espresso bene solo nel campionato portoghese. Vai a sapere il suo impatto in Inghilterra. Fred ad esempio, pagato un botto l'anno scorso, solo in questi ultimi mesi si è messo a rendere dopo aver fatto ridere.
Morale, il centrocampo United sembra destinato a restare com'è, con Pereira che va bene per giocare contro il Birmingham, Matic redivivo ed overtrentenne ed il brasiliano ex Shaktar  spremuto come un limone, perché ai box è finito anche Mctominey, il migliore del gruppo. Stupitevu che Solskijaer non viene messo in discussione, con 14 giocatori 14 gioca tre volte a settimana e prima contro il City, poi i Wolves, il Liverpooòl, passeggiando contro il Norwitch fa il  botto persino con il Burneley.

Che tristezza, come la rosa dei possibili sostituti dell'attacco. Tevez, 11 anni dopo, Ighalo che gioca in Cina.
Poi stupitevi se i tifosi lascino Old Trafford all'85esimo di gioco e Rio Ferdinand pianga i bambini che non indossano più la maglia.