Siamo sinceri e mettiamo le carte sul tavolo, ma dico tutte, anche quelle nascoste. Della Superlega se ne parlava da tempo ma l'Uefa ha atteso fin troppo tempo per dire concretamente la sua su questa opzione, quello che hanno fatto i 12 non è altro che quello che avrebbero fatto un poco tutti vedendosi sventolare 300 milioni di euro soprattutto in questo momento. Detto questo, vediamo un poco di chi sono le colpe.

Punto uno, l'Uefa ha notevoli introiti che divide con i vari team solamente in parte (una ben piccola parte per quello che alla fine fanno le squadre). Punto due, la SuperLega parla di un modello NBA scordandosi che esiste un Salary Cap e che i trasferimenti si fanno via trade mentre i campioni delle nuove generazioni vengono assegnati attraverso un draft o lottery alle squadre che hanno avuto le peggiori classifiche, nel calcio invece si spendono milioni per un giocatore e si danno salari al di fuori di qualsiasi ragionevole decenza, se ci fosse un massimo sarebbe meglio per tutti (25 milioni o più per Ronaldo, Messi e altri è ridicolo, ma anche 10 lo è o 7,5), Non so chi siano i geni che amministrano le squadre ma forse anche mio figlio saprebbe che se spendi più di quello che incassi prima o poi sei fregato.

Il vero problema quindi è che in verità il calcio è una questione di soldi e basta, non è più dei tifosi oramai, si vuole vincere e se non si compera il campione la piazza mormora e i tifosi scendono in piazza. Rimane il calcio delle squadre medio-piccole che a mio parere è il vero calcio, quello del Sassuolo, dell'Atalanta, di quelle che combattano e nello stesso tempo cercano di tenere i conti in ordine, quelle dei "virtuosi", termine usato per quel Paesi che si erano messi di traverso per il recovery fund. Juve, Inter e Milan ora dovranno fare ammenda e sarebbe meglio che lo facessero in una maniera esemplare con le dimissioni dei vari Agnelli, Marotta, Scaroni, lasciare da soli le altre squadre di serie A con uno strappo del genere è stato ignobile e vergognoso, capisco la rabbia di Cairo ma ora si deve ricucire lo strappo al più presto per il bene del calcio e forse le tre teste servite su un piatto d'argento sarebbero un buon sistema per riallacciare i rapporti, ma anche l'UEFA dovrebbe guardarsi al suo interno con il fallimento del Fair play finanziario, fatto per chi non ha potere, con la suddivisione degli introiti decisamente iniqua. In fondo l'Uefa si comporta da padrone che divide qualche pezzetto di pane con i suoi cani.