Anfield, Liverpool, ore 20:57. Karius entra al posto di Alisson nell’amichevole contro il Torino. Dalla KOP, storica curva dei Reds, iniziano a piovere applausi per il portiere tedesco. Ma torniamo indietro di 25 anni. Loris Karius nasce a Biberach an der Rib, in Germana nel giugno del 1993. I suoi primi calci al pallone lì inizia a dare, a soli 8 anni, nell’ULM, una polisportiva situata a 43 km da casa. Finita la scuola calcio, dopo quattro anni viene chiamato dallo Stoccarda, club militante in Bundesliga, dove cresce molto, tanto da incuriosire un certo Manchester City, che lo ingaggia. Loris nel gennaio del 2012, ormai 18enne, torna nella sua Germania, dove firma il suo primo contratto da professionista con il Mainz. A soli 19 anni, 5 mesi e 9 giorni, il 1 dicembre 2012, diventa il portiere esordiente più giovane della Bundesliga, entrando a partita in corso contro l’Hannover. A Magonza colleziona 91 presenze in 4 stagioni, prima di essere ceduto al Liverpool nel maggio 2016.

L’allenatore dei Reds, Jürgen Klopp, grazie ai suoi ottimi riflessi e alla maniera in cui interpreta il ruolo moderno costruendo gioco dalle retrovie, lo considera il portiere titolare a discapito di Mignolet; Karius fa il suo debutto in Premier League il 24 settembre 2016 contro l’Hull City; dopo soli tre mesi però, complici i troppi errori, il portiere tedesco perde la titolarità, bruciandosi così la stagione (10 presenze). L’anno successivo, per i primi 5 mesi, gioca soltanto le partite di Champions (debutta il 13 settembre 2017) prima di scavalcare il portiere belga nelle gerarchie, nel mese di gennaio. Da lì in poi, Loris gioca tutte le partite disponibili del Liverpool, conquistando con i suoi compagni la finale di Champions. É il 26 maggio 2018 e a Kiev i Reds tornano a giocarsi il trono d’Europa dopo ben 11 anni; di fronte c’è il Real Madrid e Klopp, tra i pali, conferma titolare a pieni voti Karius. Ormai scelta ovvia e sicura per il mister tedesco e per i tifosi Reds, ma purtroppo quella MALEDETTA SERA.... È il minuto 51, il numero uno del Liverpool, cercando di fare ripartire subito l’azione, fa incredibilmente carambolare la sfera contro Benzema che segna così l’1-0. Dopo pochi minuti però Manè rimetti in piedi il match, facendo sperare i tifosi in una rimonta da sogno; quest’ultimo però si fa complicato al 9’ quando Bale s’inventa un capolavoro: è 2-1 Blancos. Arrivati all’83’, il Liverpool cerca disperatamente il pareggio, ma ahimé ci pensa di nuovo Karius ad ammazzare i sogni di gloria dei tifosi, facendosi scivolare dalle mani in giro dalla distanza non irresistibile. Finisce così la speranza, 3-1 Real. Il tedesco in lacrime a fine partita, una notte che non dimenticherà facilmente.

Sembra finita qua la storia di Loris con i Reds, anche soprattutto dopo l’acquisto di Alisson, e invece la dirigenza insieme a Klopp lo trattengono e succede l’inaspettato al debutto della nuova stagione ad Anfield. Amichevole contro il Torino, al 72’ il portiere torna in campo e tutto lo stadio lo omaggia con un lunghissimo e sentitissimo applauso facendogli sentire tutto l’affetto che probabilmente solo o tifosi inglesi sanno dare. Questa è la storia di Loris Karius, un portiere, ma soprattutto un uomo che si è sentito cadere il mondo addosso e che ora è pronto a rialzarsi come i veri campioni sanno fare.