Si sa….il calciomercato juventino vive di tormentoni estivi.

Difatti, in attesa che quello più atteso si concluda positivamente e mi riferisco al passaggio di Emre Can alla Juve, il “Mattia Perin, Si!!! Mattia Perin, No!!!” si è concretizzato oramai da alcuni giorni.

Mattia Perin è un nuovo giocatore della Juventus!!!

Bene, molto bene!!! Questo è un anno particolare per la società bianconera ed occorrerà confermare quanto fatto di buono in questi ultimi, stupendi 7 anni e, forse, l’avere due ottimi portieri, aiuterà molto nella missione.

Comunque, siamo stati abituati ad avere sempre grandi numeri uno….

La storia della Juventus, tra le tante cose, è da segnalare - certamente in Italia ma anche a livello europeo – per l’aver sfoggiato sempre estremi difensori di importante caratura. La squadra piemontese ha scelto i suoi portieri, ricercando in loro grande talento (ovviamente), tenacia, carisma da vendere….tutte virtù che hanno anche garantito una certa longevità e vittorie.

Basti pensare che ogni ciclo di successo della storia della Juve è strettamente legato ad un grande portiere, per esempio Giampiero Combi negli anni 30, Giovanni Viola all’inizio degli anni 50, Dino Zoff durante gli anni 70, Tacconi negli anni 80, Peruzzi per gli anni 90, Gigi Buffon…sino ad oggi.

Un piccolo accenno lo farei, però, ai “secondi”, in particolare quelli delMito dei Miti”…Dino Zoff, estremo difensore bianconero, la cui carriera in bianconero - dalla stagione 1972/1973 sino a quella 1982/1983 - fu costellata da innumerevoli successi, ma che si concluse con la finale della Coppa dei Campioni (alla quale la Juve arrivò imbattuta), persa ad Atene contro i tedeschi dell’Amburgo, il 25 maggio 1983

Appunto, tra i famosi vice Zoff citerei Luciano Bodini, probabilmente il più fortunato tra loro, per via del momento storico nel quale indossò la maglia da numero 12 bianconero, cioè il fine carriera del mitico Dino. Boldini, prelevato a fine anni ’70, solo con l’avvento di Tacconi, vide il campo di gioco con una certa frequenza, con 25 partite tra campionato, Coppa Italia e Coppa Campioni e nella prima vittoria in Supercoppa Europea.

Ma per la drammatica finale di Coppa dei Campioni dell’Heysel, Tacconi si riprese il posto da titolare e Boldini tornò nell’oblio: appena 7 presenze nelle quattro stagioni successive. Altro numero 12 da ricordare Michelangelo Rampulla, ingaggiato dalla Juventus nel 1992, dotato di un fisico normale, ma di una notevole reattività e un ottimo senso della posizione, ricoprì il ruolo di vice di Angelo Peruzzi, col quale strinse una profonda amicizia.

Poi Marco Storari, arrivato a Torino nell'estate 2010, per sostituire Gigi Buffon, reduce dall’operazione alla schiena dopo il Mondiale, l’estremo difensore pisano ha vissuto da protagonista l’ultima parte del declino, e tutta la rinascita del club bianconero.

Ma arriviamo ad oggi!

Dopo l’addio del nostro Gigione nazionale (il più grande portiere della storia del calcio), la definitiva consacrazione del portiere polacco, quale numero uno juventino e per finire con l’acquisto di Perin, si è deciso, forse per la prima volta, di non avere - almeno per valori in campo - una netta distinzione tra primo e secondo…difatti, questa volta credo che i valori tecnici tra Szczęsny e Perin “quasi” si equivalgano

Su Szczęsny pochi dubbi! Il 28 enne ex portiere giallorosso due anni fa è stato il migliore in A e quest’anno ha avuto la porta imbattuta per 14 gare su 21 da titolare e protagonista di un piccolo record, 1 gol subito in 11 partite giocate di fila. Un ruolino che non lascerebbe spazio a dubbi, in termini di rendimento, efficacia, tecnica, attitudine mentale ed esperienza.

Dall’altro lato abbiamo il 25 enne Mattia Perin, che muove i primi passi nella Scuola Calcio Nuovo Latina Isonzo, per poi passare al Genoa nel 2008. Giovane, dotato di grande senso della posizione e reattività tra i pali, Perin oggi è nettamente migliorato rispetto agli esordi (al Pescara di Zeman) in cui alternava prodigi a strafalcioni eclatanti, superando anche due infortuni ai legamenti. Vista l’età ha notevoli margini di miglioramento, è italiano e, con meno clamore, si inserisce nel filone di portieri Juve/Italia, che tanto ama Marotta.

Permettetemi solo qualche dubbio, o meglio domanda…

1 – perché spendere così tanto, tra cartellino ed ingaggio per un secondo portiere (15 di cartellino complessivo e 8 di ingaggio)?

2 – perché occupare un posto lista, soprattutto per le ferree regole Champions, quando si poteva fare una scelta diversa, tipo Audero e dirottare i soldi in un altro settore?

Non sarà mica che si vuole correre ai ripari in caso di totale o parziale fallimento del portiere polacco?

Non sarà mica perché, sotto, sotto, non ci si fida tanto….

Comunque, sia che il bicchiere lo si voglia vedere mezzo vuoto o mezzo pieno, io credo che due ottimi portieri siano necessari, visti gli impegni pressanti che la compagine bianconera sarà chiamata a fronteggiare;

poi, con l’acquisto di Perin, i bianconeri si sono assicurati un portiere, forse per la prima volta, che tanto secondo non è…Il tutto con buona pace di una sana competizione in campo!

Per raggiungere l'obiettivo del "vincere tutto" occorrerà, quest'anno come mai, un...vero UNO - DUE da...KO!!!