Da una statistica pubblicata prima su arenacalcio.it e poi rilanciata persino da Repubblica, emerge che dall'introduzione del VAR la Juventus è la squadra più "sfortunata": solo 23 decisioni a favore, mentre quelle a sfavore sono ben 44. 

Ancora più strano è questo dato negativo se paragonato con quello delle altre squadre di alta classifica, cioè quelle che si suppone possano con maggior probabilità condurre il gioco ed essere pericolose, le squadre dalle quali ci si aspetterebbe quindi una maggior percentuale di interventi del VAR favorevoli. La Juventus è a -21, Milan +3, Inter +7, Lazio +9, Napoli addirittura +19.
Tradotto, quando il VAR interviene, probabilmente interviene a favore delle squadre più forti, a meno che non sia la Juventus.
Questa tendenza, che molti tifosi juventini hanno cominciato a notare da tempo, ha avuto il suo apice nelle note e recenti vicende viste con la Salernitana. Tolti gli episodi del 5' (Bremer-Piatek), 67 (Bronn su Vlahovic) e il rigore per la Juventus al 91', episodi nei quali l'arbitro era ben piazzato ed era effettivamente difficile per il VAR valutare meglio di Marcenaro, restano da valutare gli episodi nei quali il VAR è effettivamente intervenuto:
- il primo gol della Salernitana dove il VAR valuta un possibile tocco di mano di Candreva, ma ritiene di non far mostrare le immagini all'arbitro. Le immagini in realtà non tolgono i dubbi. Valutazione sfavorevole alla Juventus
- il rigore per fallo di mano di Bremer. Qui il contatto con il braccio è evidente. Nell'ultimo periodo è spesso cambiato il metro di valutazione sui tocchi di mano in area. La valutazione è comunque sfavorevole
- il gol di Bonucci allo scadere, annullato per fuorigioco molto dubbio, poi sconfessato completamente dalle immagini che comprendevano anche Candreva. Qui il VAR ritiene di richiamare l'arbitro (suggerendo quindi la probabile presenza di una valutazione sbagliata) per mostrare immagini che successivamente si potranno ritenere fuorvianti per la valutazione. Valutazione negativa.

Cosa può spiegare questa tendenza così negativa e diversa da quella delle altre squadre? Qualcuno sospetta un castigo per il caso "Superlega" e le lunghe mani di Ceferin. La parte antijuventina giustifica questa tendenza (ammettendola) con la riparazione di secoli e secoli di furti e ingiustizie.
La spiegazione più probabile resta però quella che parla della sudditanza psicologica (proprio lei) nei confronti dell'opinione pubblica. Un errore a favore della Vecchia Signora, l'abbiamo imparato tutti, comporta una gogna mediatica immediata e duratura, settimane di polemiche, interrogazioni parlamentari e, spesso, nuove interpretazioni del Regolamento.
C'è il timore che, nel dubbio, ci si ricordi dei consigli di Carraro: “deve fare la partita correttamente, ma che non faccia errori, per carità, a favore della Juventus, perché sennò sarebbe un disastro”.