La Juventus che si accinge ad iniziare questa nuova stagione non ha ancora preso forma per via di un mercato che stenta a decollare, ma sicuri di una dirigenza all'altezza della situazione, i tifosi non hanno di che preoccuparsi. Anzi... Sulla falsa riga di quella passata, a mio parere le notizie che si leggono sui giornali sono semplici deduzioni o suggestioni basate sul nulla. I veri nomi li conosco solo in sede a Torino, dal momento in cui l'anno passato rimanevamo tutti sbigottiti mentre l'ad bianconero Marotta presentava Pjanic prima (chi se lo aspettava), Benatia ed infine Higuain poco più tardi (anche quella trattativa lampo da sabato a lunedì, con firma il martedì).

Le vere notizie di mercato, a mio avviso, non trapelano veramente ma restano segrete fino alla quasi certa, o a volte la certa, conclusione. Solo piccoli club o piccoli dirigenti sbandierano ai quattro venti le tattiche ed i piani di mercato. La cosa che più mi interessa, tuttavia, è non perdere questa nostra natura sempre molto italiana in rosa, poiché gli ultimi baluardi italiani che abbiamo in campo stanno compiendo forse le loro ultime stagioni. Per ciò mi vengono in mente giocatori del calibro di Donnarumma per sostituire l'immenso Buffon, Verratti per dare ulteriore spessore al nostro centrocampo, Andrea Conti per rimettere freschezza sulla nostra fascia destra (quest'anno in particolare molto datata, coi tre Barzagli, Dani Alves e Lichtsteiner (uno degli ultimi due, tra l'altro, se non entrambi, partirà di sicuro) e Bernardeschi sulla trequarti.

Vorrei spendere inoltre due paroline su quella maglia numero 10 che tanto manca alla nostra amata Juventus, che già una volta nella storia venne ereditato da un calciatore proveniente dalla Fiorentina, e direi portò molto molto bene sia al giocatore stesso, Roberto Baggio, che alla Juventus. Non è mia intenzione fare alcun paragone, sia chiaro: da una parte abbiamo uno dei calciatori più forti di tutti i tempi, mentre dall'altra un giovane di belle speranze, che deve ancora consacrarsi non solo a livello europeo, ma anche nel panorama calcistico italiano a mio avviso. Ma Bernardeschi ha dalla sua un'immensa classe e, soprattutto, l'età... Alla Juventus potrebbe fare il definitivo salto di qualità e noi, magari tra qualche anno, potremmo riavere il nostro tanto agognato numero 10, per giunta italiano, in campo.

Per una squadra vincere in Europa non è cosa semplice, se pur vero che nemmeno perdere tutte le volte che ha perso la Juventus è tanto facile! Molte volte siamo stati davvero ad un passo dall'alzare quella benedetta coppa, ma consapevole dei mezzi in campo, della solidità societaria e del appeal ridato alla Juventus, possiamo tranquillamente dire che basta davvero poco perché quel momento accada. E tutto passa soprattutto, a mio modo di vedere, da due componenti fondamentali, per imporsi in Europa: capacità di sofferenza, ma soprattutto per noi club italiani, senso di appartenenza.

Partiamo subito con lo specificare che per capacità di sofferenza non è affatto sinonimo di difendere, bensì si tratta di una capacità, di un'attitudine a risolvere le partite maggiormente complicate con la giusta pazienza, la giusta fortuna, ma anche la giusta grinta, la giusta esperienza, la giusta follia. Insomma, non cosa semplice vantare un team composto di tutti questi elementi, ma sicuramente, a difesa di ciò che dico, mai come quest'anno la vincitrice della Champions League è l'emblema di chi ha saputo soffrire certamente in campo. Pensato a quante volte il Real Madrid è stato fuori da questa Champions: io ne conto almeno 3. Con il Napoli prima, con il Bayern poi, con l'Atletico soprattutto. Ma alla fine? Sappiamo tutti come è andata a finire....

Il senso d'appartenenza nelle coppe è cosa molto nostra, ma anche delle squadre inglesi, ovvero quelle squadre che hanno saputo imporsi sul palcoscenico europeo con rose composte prevalentemente di italiani. Tolto l'Inter del Triplete di Mourinho, Milan e Juventus hanno sempre portato moltissimi calciatori italiani sul tetto europeo. Ed è da qui che nasce la mia convinzione che dovremmo portare avanti un ciclo italiano importante, almeno noi in quanto Juventus, altrimenti si rischia di perdere quel rispetto per la maglia che si indossa che solo i nostri conterranei possono nutrire a pieno.

Detto questo, la Juventus che mi immagino è questa, in caso di 4 - 2 - 3 - 1

                                                  Alex Sandro                                    Mandzukic (Dougla Costa)

                                     Benatia (Chiellini)           Verratti (Marchisio)

Donnarumma o Buffon                                                              Dybala (Bernerdeschi)      Higuain (Mandzukic)

                                     Bonucci                            Pjanic (Khedira)

                                                  Conti                                            Douglas Costa (Cuadrado)

E questa in caso di 4- 3 - 3:

                                                  Alex Sandro                                          Dougla Costa (Bernerdeschi)

                                     Benatia (Chiellini)                 Verratti (Marchisio)

Donnarumma o Buffon                           N'Zonzi (Rincon)                                         Higuain (Mandzukic)

                                     Bonucci                                  Pjanic (Khedira)

                                                  Conti                                                      Dybala (Cuadrado)