Che gli ultimi risultati, ma soprattutto il mercato della Juventus degli ultimi anni, abbiano lasciato un po' tutti con l'amaro in bocca, questo - inutile negarlo - è cosa oramai risaputa. Scelte discutibili, cifre spropositate se visti poi i risultati in campo, giocatori non sempre all'altezza della fama e della maglia che portano, ecc...

Intanto una precisazione in termini di mercato, doverosa, parte dal presupposto che i cicli vincenti Juve sono sempre partiti con costruzioni di rose composte in primis da giocatori italiani, e secondo - di conseguenza - con la stragrande maggioranza di acquisti prelevati proprio da società italiane, spesso proprio dirette concorrenti al titolo. Questo modo di operare consentiva non soltanto di creare forte senso di appartenenza, di avere una rosa di calciatori prevalentemente italiani che sapevano l'importanza della maglia indossata e che rinunciavano a stupide lotte di rinnovi o aumenti con la società, ma anche di andare (in un certo senso, passatemi il termine) di andare a indebolire sensibilmente le avversarie, poiché private di calciatori spesso importantissimi.

Il vuoto incolmabile lasciato in società dal nostro ex A.D. Giuseppe Marotta, ad esempio, ne é l'emblema: i cicli costruiti per vincere gli scudetti prima, e tornare a essere vincenti in Europa poi sono frutto proprio di operato che andava in questa direzione.
Non solo: scelta sì di calciatori italiani o campioni provienienti da squadre di Serie A (come Vucinic, Pirlo e Lichtsteiner per Conte, ad esempio.. ed in seguito Pjanic, Dybala ed Higuain con Allegri), ma anche qualche giocatore importante da top club europei abituati a vincere ed in grado di trasmettere serietà e crescita alla rosa; vedi Khedira, Evrà, Mandzukic o Dani Alves, ad esempio; tutti calciatori che avevano già vinto delle Champions League con Real Madrid, Manchester United, Bayern Monaco e Barcellona gli anni prima. Ma non molto lontano anche i vari Benatia sempre dal Bayern Monaco, o Matuidi dal PSG... Sempre giocatori comunque di una certa levatura e caratura internazionale notevole.

Il tutto ahimè, anche se spesso non mi trovava d'accordo naturalmente, passando anche a qualche rinuncia, quando proprio indispensabile. Mi riferisco ovviamente a quelle cessioni che nella storia hanno portato sì malcontento ai tifosi, ma che nella gran parte dei casi hanno consentito al club di compiere comunque notevoli passi avanti. Si pensi alla cessione di Zidane al Real Madrid, nel lontano 2001 per (ai tempi) 150 miliardi di lire, o più recente quella del 2016 di Pogba al Manchester United per 105 milioni di euro; da queste cessioni ne conseguirono l'approdo di gente com Buffon, Thuram e Nedved prima, e Pjanic, Benatia, Dani Alves e Higuain poi. Lascio a voi l'incombenza di giudicare se fossero state rinuncue a fin di bene o meno...

Tutto ciò ci riporta ai mercati recenti, quelli diciamo dal dopo approdo di Marotta all'Inter in poi, ecco... Perché va ricordato che, se pur probabilmente l'episodio che ne conseguì il suo addio, questo non lo sapremo mai, ma quando nel 2018 arrivò Cristiano Ronaldo alla Juventus dal Real Madrid, ebbene Giuseppe Marotta sedeva ancora sulla scrivania della Juventus e, anzi, aveva anche portato a termine tutte una serie di trattative minori per giocatori quali Joao Cancelo dall'Inter, Spinazzola di rientro dall'Atalanta, Emre Can dal Borussia Dortmund e Perin dal Genoa. Pertanto, non potendo parlare di mercato discutibile una sessione nella quale arriva niente popò di meno che il giocatore più forte del mondo in quel momento, ricondurremo le parti opinabili dalla sessione successiva in poi.
I dirigenti dell'epoca, quelli dunque che fecero le veci di Giuseppe Marotta, hanno lasciato la nostra rosa sempre molto incompleta, o addirittura deficitaria in alcuni ruoli; si pensi alle stagioni in cui la Juventus poteva contare solamente su di un terzino sinistro di ruolo, oppure alle stagioni caratterizzate dalla presenza in rosa di soltanto 4/5 centrocampisti. Queste sono lacune strutturali che per una società che ambisce ogni anno a vincere trofei in patria e ad essere competitiva per la vittoria della Champions League in Europa, sono molto gravi, e non dovrebbero esistere. Inoltre, al di lá di alcune carenze in rosa, sono stati addirittura presi alcuni calciatori dal valore tecnico o tattico molto discutibile. In primis il super scambio gonfiato tra Pjanic e Arthur; perchè non solo abbiamo lasciato che venisse giudicato equo uno scambio tra due calciatori nettamente uno inferiore all'altro... Ma abbiamo persino pagato un indennizzo in più noi in favore del Barcellona! Ma non da meno le operazioni per le punte, di cui oltre 20 milioni per il prestito di Alvaro Morata dall'Atletico Madrid, o gli oltre 30 milioni spesi per il ritorno di Mouse Kean: follia pura. O pensiamo ad esempio agli "ambitissimi" parametri zero in giro per l'Europa, a mio avviso tutti giocatori che non solo non voleva nessuno, ma che non volevano più nemmeno i loro club d'appartenenza. Parametri zero da cui ora, a differenza di Emre Can, ad esempio, non se ne ricaverà mai un euro; e che, anzi, quasi sicuramente dovremo portare a scadenza naturale di contratto per via dei super ingaggi che gli sono stati concessi e che nessuno mai si sognerebbe di dare a certi calciatori. Uno stipendio che si aggira tra i 7 e gli 8 milioni per gente come Ramsey, Rabiot, Arthur... Abbiamo inoltre visto persino il ritorno in rosa di Mattia De Sciglio e Daniele Rugani, altri calciatori indesiderati persino da società minori.

In ultimo, una breve citazione per il nostro allenatore Massimiliano Allegri, persona veramente intelligente e competente, grande professionista e che sposa alla perfezione l'etica e lo stile Juve. Naturalmente, detto di una rosa a dir poco deficitaria e carente sotto tutti i punti di visti, statistiche alla mano stiamo raccogliendo da ottobre gli stessi punti della prima della classe. Proprio così: da fine ottobre ad oggi, sembrerà un'assurdità, ma la Juventus ha raccolto in campionato gli stessi punti dell'Inter, oltre che passare il girone di Champions League da primi, e dunque consentendoci - per l'ennesimo anno, sperando che sia anche quello giusto - di poter godere di un sorteggio un pochettino più benevolo e quindi di passare questo benedetto turno. Ebbene, non si può non dare atto al nostro mister di avere molto merito a riguardo, in quanto se pur il famoso 'bel gioco' di cui tutti i fan di Adani vanno matti ancora latita, va ricordato ancora una volta (e sottolineato) con che razza di giocatori spesso scendiamo in campo. Per cui, per quanto mi riguarda, almeno il capitolo allenatore lo considererei quanto meno a posto. 

Detto questo, dopo tutto questo gran leggere, so che i lettori mi vorrebbero tanto chiedere "si d'accordo, bellissimo discorso. Ma... Quindi?". Sintetizzando tutto quanto detto sinora, la mia idea sarebbe quella di investire fortemente su calciatori giovani, forti, possibilmente italiani e che arrivino proprio dal campionato italiano. Naturalmente impossibile cambiare immediatamente dieci o quindici giocatori in blocco, ma si dovrebbe programmare e ponderare almeno le prossime due o addirittura tre sessioni di mercato, dando seguito ad un progetto importante e andando a prendere 3/4 giocatori l'anno, per arrivare ad essere competitivi quasi fin da subito.

JUVENTUS 2022/23
DONNARUMMA (o CRAGNO), EMERSON PALMIERI (o GOSENS), De Ligt, Bonucci, Cuadrado, ZANIOLO, Locatelli, Mc Kennie, Chiesa, VLAHOVIC, Dybala.
Perin, Chiellini, Danilo, Alex Sandro, Rovella, Bentancur, Bernardeschi, Kean.
JUVENTUS 2023/24
Donnarumma, Emerson Palmieri (o Gosens), BASTONI, De Ligt, Cuadrado, MILINKOVIC SAVIC (o ZIELINSKI), Locatelli, Zaniolo, Chiesa, Vlahovic, Dybala.
Perin, Bonucci, Danilo, Alex Sandro, Mc Kennie, Bentancur, Rovella, Bernardeschi, Pinamonti.