Il campo ha parlato, la palla non e' entrata e l'Italia e' FUORI , quello che molti staranno sentendo in questo momento, e' quell'amarezza, che giovani come il sottoscritto, hanno sperimentato innumerevoli volte.

Un po' come quando cerchi l'ottimismo nella tua testa per uscire, trovare lavoro e dopo una settimana vedi che e' tutto come prima, oppure quando ti alzi la mattina presto con l'intento di non fare una coda interminabile ed andare in quell'ufficio per vedere se effettivamente hai diritto a qualcosa e puntualmente c'e' quello che ti guarda  e ti dice: "Lavoro qui ma non e' colpa mia, questa e' l'Italia". E te torni a casa sconfitto senza aver risolto nulla.

Un po' come quando fai il biglietto per andare a vivere all'estero e ti chiedi se e' possibile che per non essere di peso, si debba lasciare un paese così bello.

Un po' come quando vedi le scuole, gli ospedali, i trasporti e pensi ma il ministro dell'istruzione,dei trasporti, della sanita' che cosa fanno? Esattamente quella stessa sensazione che si prova, quando senti nel prepartita la spavalderia di Mr Ventura che gia' ci invitava a riflettere dopo la gara che avremmo vinto di sicuro, o quella del telecronista Rai che continuava a sminuire gli svedesi nonostante quelli sotto eravamo noi e 2 rigori non dati a loro.

Un paese che ti esclude a priori senza mai valutarti per quello che sei, per quello che fai , ma solo per quello che hai? Dove quello che e' opportuno e' giudicato inopportuno e un giovane si vede sempre superato, per un motivo o per l'altro ,nel lavoro,nello sport, nelle idee e nell'arte?

L'Italia questa sera e' uscita senza fare un gol perche' e' mancato un uomo giusto al posto giusto, cosa che in Italia accade sempre meno spesso, io sono nessuno ma se la sfrontatezza non ha pudore, sapete che vi dico, se c'ero io vincevamo!!!