Eccoci qua, ancora una volta, a parlare di come provare a risanare il calcio italiano. Quattro anni dopo. Eh già, perchè, evidentemente , tutti i discorsi fatti e i provvedimenti messi in atto per rinascere da quel disastro che fu Sudafrica 2010 non sono serviti proprio a nulla. Si è proposto di istituire squadre B, di impiegare maggiormente gli italiani nelle formazioni titolari e tante altre belle cose. Tutte parole al vento. La realtà dei fatti nel campionato italiano è questa: si preferisce lo straniero, considerato più esperto (forse) piuttosto che un giovane italiano di belle speranze. Facile dire che si vira sugli stranieri perchè i club in Italia chiedono troppo per i loro giovani. Che si impari a tirarli su in casa i futuri campioni. A meno che non sei il Manchester United e ti puoi permettere il lusso di spendere 40 milioni per un terzino di 19 anni. La colpa della carenza di talenti italiani, quindi è da distribuire tra società, allenatori e tifosi. Le società perchè spesso di fronte all'occasione di monetizzare si lasciano scappare degli ottimi giocatori cresciuti in casa (vedi Destro, Santon, Paloschi,) e li rimpiazzano con giocatori ritenuti più esperti dagli allenatori e quindi più "pronti" e in grado di garantire maggiore "sicurezza" (vedi Matri). Questo perchè in Serie A non si può aspettare niente, si vuole sempre e solo il risultato. E questa è anche colpa dei tifosi, della mentalità che si ha riguardo al calcio. Basti pensare ai due derby di Milano di quest'anno. Predominanza di giocatori stranieri (poi fossero Gullit e Ronaldo ok, ma in campo c'erano Jonathan e Constant), due partite orrende, bloccate, noiose. Ma son bastati un colpo di tacco all'andata e un colpo di testa al ritorno per far scomparire tutte le critiche agli allenatori e al modo di giocare. "Eh grazie- mi direte voi- vincere un derby è sempre vincere un derby". Ok, verissimo. Ma vincerli così non fa bene al calcio italiano. Il calcio italiano invece ha bisogno di allenatori coraggiosi, che riescono a far rispettare le proprie idee e riescano a promuovere un bel gioco anche attraverso giocatori giovani (meglio ancora se nostrani). Specialmente nelle grandi squadre. Mourinho ha lanciato Santon titolare in Champions contro CR7, Zeman ha promosso Florenzi titolare, Conte ha puntato su Pogba a discapito di Marchisio, Mancini ha fatto esplodere Balotelli. Pochissime gocce d'acqua in un triste deserto. Perchè con Allegri, Mazzarri, DelNeri, Ranieri non si è visto niente di tutto questo? Perchè si ha paura della piazza e si preferisce mettere un De Rossi, un Marchisio, un Milito, un Kakà, che ,se sbagliano, è sempre colpa loro, mica del mister. All'estero invece si fà giocare titolare in Champions Marco, di Pescara, proveniente dalla serie B in cui nessuno, in Italia, ha creduto. All'estero si è creduto in Giuseppe, lanciato in una grande della Premier e poi divenuto definitivamente grande in Spagna. All'estero si è puntato su Luca, Ciro e Giulio, che nessun grande club italiano ha ritenuto degni di vestire le proprie maglie. All'estero si è puntato su Graziano, che segna a raffica. Però no, a noi non interessano Verratti, Rossi, Caldirola, Immobile, Donati, Pellè. Non ci interessa che quattro di questi abbiano giocato in Champions da protagonisti e uno molto probabilmente lo farà il prossimo anno con una squadra che l'anno scorso è arrivata in finale. Noi abbiamo Campagnaro, Britos, Isla, Jonathan, Mexes, Constant, Dzemaili, Amauri. E ci piace così. Tanto ,alla fine, i mondiali sono ogni quattro anni. Che ci interessa. A noi importa vincere oggi. Io invece mi auspico che si possa ripartire seriamente questa volta. Anche perchè qualcosa su cui ricostrure, per fortuna, c'è. Perchè l'Italia, patria del catenaccio, per fortuna è sempre ben fornita di ottimi portieri e Perin, Scuffet, Bardi e Leali fanno ben sperare. Nel mentre ci pensa Sirigu. Purtoppo la nostra tradizione difensiva sembra fermarsi al portiere, perchè la linea difensiva risulta un pò precaria. Bonucci, Ranocchia, Chiellini, De Sciglio, Darmian, Santon sono quelli da cui ripartire. Ogbonna, Donati, Caldirola, Zappacosta, Rugani, Sabelli, Murru e Camporese da tenere in considerazione in attesa di nuovi talenti. In mezzo al centrocampo ci deve essere Marco Verratti. Indiscutibilmente. Florenzi, Marchisio, De Rossi le basi. Verre, Crisetig, Marrone, Cristante le speranze. In attacco, dal punto di vista della fantasia, si deve puntare fortemente su El Shaarawy e Giuseppe Rossi che possono far fare il salto di qualità in attacco che non c'è stato in Brasile. Insigne, Berardi, Gabbiadini subito dietro con un occhio di riguardo verso la crescita di Bernardeschi. Per quanto riguarda la cosiddetta "prima punta", la coperta è un pò corta: Destro, Immobile, Paloschi. Forse Zaza. Balotelli tutto da decifrare. Per cui un'ipotetica formazione per puntare a Francia 2016 potrebbe essere, al giorno d'oggi: (4-3-3) Sirigu. Darmian, Ranocchia, Chiellini, De Sciglio. De Rossi, Verratti, Florenzi. Rossi, Destro, El Shaarawy. Sperando che tra oggi e Russia2018 qualcosa cambi. Perchè a noi piace vincere oggi. Ma alzare quella coppa fra quattro anni è meglio.